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Savage Light

Luminescence - Light trace

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Lumen In the Lumen series various aspects of light are explored in separate bodies of work. The aim is to let light reveal itself. The first body of work (Luminescence) primarily investigates light using electroluminescent (EL) wire. A current is passed through a copper wire causing the surrounding phosphor coating to emit light. The wire was wrapped around/within custom-made costumes worn by the model. The model's movements were then recorded, introducing a kinetic element. Images were also made using opaque and transparent mannequins. The second gallery (Light Trace 光 のトレース) results from a two day collaboration with Tokyo-based light artist/ fashion designer, Erina Kashihara. Light emitted from within clothing and accessories combined with directed movements clothe the model within traces of light. Michael is currently working on thousands of light images for future exhibitions. He welcomes collaboration with all artists working with light.

Luminescence La prima serie di fotografie si concentra principalmente sulla luminescenza. Questa serie fotografica osserva la luce soprattutto attraverso un filo elettroluminescente (EL wire). La corrente passa attraverso un filo di rame ricoperto di fosforo e provoca l'emissione di radiazioni luminose. Questo filo è stato incorporato in una serie di costumi realizzati per l'occasione e indossati da una modella. I movimenti della modella sono stati poi fotografati, introducendo così un elemento dinamico. Altre immagini sono state create usando manichini opachi e trasparenti. Light trace -Il materiale è il frutto di una collaborazione durata due giorni (novembre scorso a Londra) con la stilista e artista di luci Erina Kashihara che vive a Tokyo. IMGOgnuna delle sei opere della Light Mode Art di Erina è accompagnata da una fotografia statica seguita a sua volta da una serie d'immagini di giochi dinamici di luci. La luce diventa il filo conduttore tra arte e moda.

More info: LIGHT FOR ART

Website: www.michaeltaylorphoto.com

«THE NAKED MILE»

BIOGRAFIA 
Born in Verona in 1979, I moved to Ireland at twenty where I began to develop my passion for landascape photography. I returned to Italy after two years and specialized in black and white photography.
In 2006 I started my collaboration with the painter Massimo Nidini blending the two media and creating our photopaintings works. We have exhibited our works in various italian and international galleries.
Our last project "Dreaming Crystals on Duisburg", created with Prof. Carlo Pelanda, have been selected by "The Third Eye" Commission to be exposed at the Unesco Zollverein Heritage Site in Essen, European Culture Capital 2010 for the Ruhr.
In May 2011 my partner Massimo Nidini dies. This marks the beginning of my new researches on the Light.

Here is a selection of some of the most interesting experimental light work.

www.lisaborgiani.com

Arpa di luce

By Gianpiero Grossi, Francesco Murano, Pietro Pirelli
   

 

IMGWith fingers, you lightly touch a beam of laser light lines, stretched between the extremes of a big architectural space. The sound of a harp comes out and the space becomes a sound box, while architecture a big string instrument. From this sound originates gods' most favorite music, the Harmony of the Celestial Spheres (Ovid's Metamorphosis, book XI). Along with it, accompanied by Pitagora, we look up, discovering that our musical action also generates an extraordinary luminous 'becoming'. In the center of the space hangs a long pendulum, which needs to be swung by the public to touch the harp's rays running over the heads. An oscillating succession of long lasting notes arises, composing an infinite melody. The sound vibrates in the theatre's space over a distance of more than 20 meters. If silence suddenly happened, a silent melody would always vibrate from the forms of reflected light, rhythmically projected all around in a coincidence of light and sound.

Con le dita, è possibile toccare leggermente un fascio di linee di luce laser, tesa tra gli estremi di un grande spazio architettonico. Il suono di un arpa e lo spazio diventa una cassa armonica, mentre l'architettura uno strumento di grande misura. Da questo ha origine il suono musicale preferito dei ', l'Armonia delle Sfere Celesti (Metamorfosi di Ovidio, libro XI). Insieme con esso, accompagnato da Pitagora, guardiamo in su, scoprendo che la nostra azione musicale genera anche uno straordinario luminoso 'divenire'. Nel centro dello spazio è appeso un pendolo lungo, che deve essere mosso dal pubblico per toccare i raggi dell' arpa posta sopra le teste. La successione oscillante di lunga durata genera note, componendo una melodia infinita. Il suono vibra nello spazio del teatro su una distanza di oltre 20 metri. Su di un silenzio improvviso , una melodia fa vibrare forme di luce riflessa, ritmicamente proiettate nella coincidenza di luce e suoni.

More info: LIGHT FOR ART

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Light drawing III

By Jeongmoon Choi

Jeongmoon Choi has been working with black light for several years now. Wool threads trace the contours of rooms and furnishing, at times in a decisive, geometric manner, at other times in the form of animated handwriting. UV rays split the light reflected from thread drawings on dim wall surfaces, which retreat into the darkness. The grid-like mesh of threads criss-crosses through the room, creating a labyrinth or vaulted dome shapes, transforming the space and relationships within the space in a magical, poetic way. With confident imagination, elegance and incredible beauty, a balance is created between the construct of traced boundaries and a boundless continuum. Jeongmoon Choi’s UV space installations enable the viewer to experience the paradoxical dual nature of spatial perception even when the threads relate to the spatial boundaries, articulating these by tracing their contours, touching and exploring them.

Jeongmoon Choi lavora con la luce nera da diversi anni. Con fili di lana traccia i contorni di camere e arredamento, a volte in modo decisivo, in maniera geometrica, altre volte in forma di scrittura animate. I raggi UV divde la luce riflessa in disegni precisi su superfici murali, che si ritirano nelle tenebre. La griglia, come maglia di fili, attraversa la stanza, creando un labirinto o dando forme a volta a cupola, trasformando lo spazio e le relazioni all'interno dello spazio in un modo magico, poetico, si crea un equilibrio tra la costruzione dei confini tracciati e continuum senza confini. Le installazioni spaziali di Jeongmoon Choi permettono allo spettatore di vivere la natura in una paradossale duplice percezione spaziale, anche quando i fili si riferiscono ai confini spaziali, articolandoli e tracciando i loro contorni. La luce dei fili provoca lo spazio e lo fa vibrare al di là dei suoi confini.

More info: LIGHT FOR ART

Orizzonte Galleggiante

IMGThe horizon comes down or rises, it is like a suggestive level proposed in the space of the staircase. The artwork offers variable bright levels, which make the visitors lose their perception of height while climbing or going down the staircase. This horizon moves as if the museum took the visitors to another space, in its vertical and bright movement immersing the public. The passer-by does not know if he or she rises or comes down any more, because of the changeable and floating illuminated areas. They fluctuate. The space of the staircase ceaselessly invents itself, giving finally no orientation, but on the contrary a new dimension of the space. Chromatic bright are complementary, provoking visual power. The wall is unstable in its verticality, the space mutates. Prize-winner of the international competition for a work of light in the space of staircase " The Scala ". The work is constituted by 22 horizontal lines created by LED tubes, programmed for various chromatic configuration creating level idea with 63 boards in buckle scrolling continuously. Dimensions : height 4 floors; length 14 m.

La linea d’orizzonte scende o sale, è come un livello proposto dentro lo spazio della scalinata. Il museo offre livelli luminosi variabili che fanno perdere al visitatore i suoi riferimenti di altitudine mentre sale o scende la scalinata. Questo orizzonte si sposta come se il museo del MACRO portasse i visitatori in un altro luogo, in un movimento verticale e luminoso che avvolge il pubblico. Il passante non sa più se sale o scende perché i campi luminosi ondeggiano, mutevoli e fluttuanti. Lo spazio della scala si inventa continuamente, non offre alcun orientamento. I colori luminosi sono complementari, determinano una potenza visiva. Il muro si sposta nella sua verticalità, lo spazio cambia. La dimensione laterale e mobile dell'opera di luce, procurando una certa instabilità, crea una decontestualizzazione del luogo. Vincitrice del concorso internazionale per una opera di luce nella « Scala." L'opera è costituita di 22 linee orizzontali e luminose costituite di tubi Led, programmati per i cambiamenti cromatici che creano l'idea di livello, con 63 quadri registrati in riccio che sfilano senza interruzione. Dimensioni: altezza 4 piani, lunghezza 14 metri.

More info: LIGHT FOR ART

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Pimp my river

By No Dumpd  


IMGThe installation consists of the application on the lampposts, that light up the Florentine riversides (Soderini, G., Vespucci, Corsini and Acciaioli), of lanterns made with colored plastic bags and cardboard for a total of 80 lamps. The goal is to create the opportunity for people to live a complete sensory experience, that transforms a daily route into something completely unknown before. The metamorphosis of this space and all the adjacent spaces comes out throught the more readable and well-known language in the world, that of colors and lights.

L'installazione, prevede l'applicazione sui lampioni che illuminano 5 tratti del lungarno (Soderini, Guicciardini, Vespucci, Corsini e Acciaioli) di lanterne realizzate con sacchi di plastica colorati e con il cartone per un totale di 80 lampade. L'obiettivo è dare la possibilità alle persone di vivere un'esperienza sensoriale a tutto tondo, che trasformi un percorso quotidiano di passaggio in qualcosa prima del tutto sconosciuto ai vari attori sociali calati nel quotidiano. La metamorfosi dello spazio in questione e di tutti gli spazi adiacenti ad esso, avviene con il linguaggio più interpretabile e conosciuto del mondo cioè quello dei colori e della luce che ad essi dà vita in natura.

More info: LIGHT FOR ART

 

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Jellyfish invasion

By Metis Lighting 

IMGBeneath an abandoned and inaccessible meadow, there is one of the most important water reserves of Milan. Declaring the true nature of the place and referring to the water element and the marine environment, we wanted to give distinction and meaning to a place that currently lacks any recognizablecharacter. It is a “non-place”, typical of metropolitan suburbs, unknown even to the surrounding inhabitants. Blue, diffused light and the sound of water attract people’s attention and immediately create the feeling of being immersed in water where magical, lively and playful creatures materialize. They live and breathe as one, creating a united and supportive community. With this installation, the intention is to point out how, when placed in difficult living conditions, communities are more closely knit, active and capable of facing everyday problems together. Jellyfish Invasion is an icon and a dream for an area full of energy and stimulation, characterized by a multicultural and vibrant community.

Al di sotto di un prato abbandonato e inaccessibile, vi è una delle riserve di acqua più importanti per la Città di Milano. Dichiarando la vera natura del luogo, richiamando l’elemento acqua e dunque l’ambiente marino, ridiamo dignità e senso ad un luogo che oggi appare come un non-luogo tipico della periferia metropolitana e di cui neppure gli abitanti della zona conoscono la funzione. Una luce blu diffusa sull’area e il suono dell’acqua richiamerà l’attenzione dei passanti e creerà immediatamente la sensazione di essere immersi nell’acqua, dove per magia si materializzano degli esseri fantastici, vivaci e giocosi, che in gruppo respirano, vivono e creano una comunità solidale. Con questa installazione, il nostro intento è, inoltre, di sottolineare come spesso nei luoghi più difficili, le comunità che si creano sono più unite, più attive e più atte ad aiutarsi ed affrontare insieme le problematiche anche quotidiane. Jellyfish Invasion vuole essere un segno e un sogno per un’area delicata ma piena di energie e stimoli e caratterizzata da una comunità multiculturale ma decisamente solidale e attiva.

More info: LIGHT FOR ART

More info: JELLYFISH INVASION

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Garage

By Giovanni Ozzola

IMGThe video work is a reflection on space and perception. The senses sharpen in the dark and are then overwhelmed by the strong light of a wider space. A tribute to Edward Hopper’s Room by the Sea, the rattling, mechanical movement of the rolling door shutter clashes with the opening of the horizon onto the sea. The shutter as a diaphragm between two dimensions. Besides the enchantment of finding oneself in an elsewhere with respect to what we thought, the thing that fascinates me is the idea of losing oneself and becoming indistinct in the light.

La video proiezione è una riflessione sullo spazio e sulla percezione. I sensi si acuiscono al buio per poi essere sovrastati da una luce forte di uno spazio più ampio. Omaggio a Room by the sea di Edward Hopper, lo stridore del movimento meccanico della serranda si scontra con l’apertura dell’orizzonte sul mare. La serranda come diaframma fra due dimensioni. Oltre l’incanto di trovarsi in un altrove rispetto a ciò che pensavamo, la cosa che mi affascina è l’idea di perdersi indistinti nella luce.

More info: LIGHT FOR ART

 

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Evolving the 3-d textile world

By Mihoko Sumi  


IMGI have been studying for weaving three-dimensional textile for a long time. "Three-dimensional textile"is abbreviated as "3-D Textile." The process of woven 3-D Textile is similar to the workings of life. In spite of repeating the same thing, it's never mechanically. Because warp and weft is built by piling up exquisite balance one-by-one. I am convinced of beautiful structure and high extensity(spatial quality)in 3-D Textile. 3-D Textile have infinite possibilities as every field of art and design such as: textile, lighting, space, fashion, interior, and decorate. I have been attempting to a fusion of 3-D Textile and light to pursue its potential. 3-D Textile is woven into Luminescent fiber. Luminescent fiber give out the light in the dark by absorbing all light. It feels as if its light breathe new life into 3-D Textile. The bright life will be dwelling in Evolving the 3-D Textile world.

Evoluzione del 3-D del mondo tessile. Mihoko Sumi Ho studiato la tessitura tridimensionale tessile per lungo tempo. "Three-dimensional textile" è abbreviato come "3-D Textile". Il processo di tessuto 3-D Textile è simile al funzionamento della vita. Nonostante le stesse cose si ripetano continuamente, cio' non avviene è mai meccanicamente. Perche' l'accomularsi di trama e ordito avviene con uno squisito equilibrio. Sono affascinato della bella struttura e dalla alta estensione (qualità spaziali) del 3-D Textile. Il 3-D Textile puo' avere infinite possibilità cosí come avviene ogni campo dell'arte e del design quali: il tessile, l' illuminazione, lo spazio, la moda, gli interni, e la decorazione. Ho tentato di fondere il 3-D tessile e la luce. 3-D Textile è tessuto in fibre luminescenti. Le fibre luminescenti danno luce al buio restituendo tutta la luce assorbita.. Ci si sente come se la sua luce volesse infondere nuova vita al 3-D Textile. La vita luminosa avra' dimora nell'evoluzione nel mondo tessile tridimensionale.

More info: LIGHT FOR ART

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Light painting is an art form

By Patrick Rochon


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Light Painting is an art form.
To me, light painting is an expression of our true self. I have reasons to believe that our bodies emits light and that we've been, in a subtle way, light painting all along.
"This is a new time where digital photography is part of the process. The moving lights in the photographs are done by hand during a long exposure in the dark while the model is standing still. The process of creation is still analogue, but the medium is now digital. This opens a door to new possibilities. Some adjustments are done digitally afterwards." -PR.

Sito Web: www.patrickrochon.com

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Lux Aurea 2014 - Chromocosmos 2014 -Strings Flux 2012 - Light Blade - Chromocosmos NE1

By Nicola Evangelisti  

 

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Strings Flux
 
Strings Flux di Nicola Evangelisti, una scultura luminosa di grandi dimensioni che riflette l’ambiente e la luce inglobando lo spazio e il pubblico. 
L’intera opera potrebbe  essere letta come la visualizzazione di infinite, possibili dimensioni entro le quali disperdere il flusso di energia e luce: lo spettro ottico, la scheggia di materia viene incisa dal segno dell’artista, creando fenditure che lasciano sfuggire la luce, proiettandola all’infinire.
Il flusso energetico non è altro che la conseguenza della ferita procurata allo spessore della materia, una sorta di “sangue fotonico” lasciato andare dalle vene dello spaziotempo cosmico. 
Il flusso di luce incanalato e condotto nel solco tracciato dall’artista diviene allegoria visiva della disposizione spaziale delle stringhe nei diversi e ulteriori piani dimensionali ipotizzati dalla fisica quantistica.
Irradiata verticalmente attraverso lo spessore del cristallo, la luce fuoriesce e si produce attraverso le fenditure tracciate dall’artista, preconizzando ideali aperture proiettate al di là di un immaginato altroquando spazio della mente.

Alberto Gross 2012

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Light Blade 
Light Blade è un'opera che pone l'accento sull'esperienza fisica ed emozionale della luminosità, in modo da creare una dimensione riflessiva e spirituale che coinvolge attivamente il fruitore. Nicola Evangelisti ha concepito LIGHT BLADE come "installazione nello spazio aperto", presentandola come un'opera site-specific", pensata e progettata per l'architettura di Villa Reale, dove costituisce un esempio significativo di "public art", ovvero di una proposta artistica che esce dagli spazi consueti delle gallerie e dei musei, per comparire in un contesto storico e urbano, cercando un confronto più diretto con un pubblico per lo più inconsapevole. È un'opera di luce bivalente che cambia la sua fisionomia se vista di giorno o di notte. Durante il giorno il materiale specchiante delle superfici consente allo spettatore una visione riflessa di se stesso e dello spazio architettonico circostante; di notte i tubi fluorescenti colorati posti all'interno trasmettono una sensazione di scarica elettrica e quasi di folgore di Giove. In ogni condizione la luce riflessa o prodotta dai tubi, smaterializza l'opera come nei migliori esempi di arte contemporanea da Lucio Fontana a Dan Flavin. È una lama che attraversa l'architettura e ci consente una rilettura attraverso la luce e il colore del porticato in cui si trova, creando nuove condizioni di vivibilità di questo spazio, stimolando la partecipazione attiva dello spettatore.

Gisella Gellini 2009

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Chromocosmos NE1
L'attrazione naturale di Nicola Evangelisti per problematiche scientifiche e cosmologiche ha orientato il suo lavoro artistico verso una progressiva conquista e riqualificazione dello spazio fisico, in un continuo tentativo di sintesi dell'ordine naturale. 
Il lavoro di Evangelisti si pone così come un'archeologia del futuro e del futuribile che, nella scomposizione delle cause prime della materia e nella sintesi di postulati teorici, trova la sua dimensione argomentativa e la sua spinta drammatica.
Una serie di opere che attraversa almeno due delle grandi arterie d'abbondanza che informano la poetica dell'artista: la speculazione filosofica e concettuale, propedeutica allo sviluppo reale di una nuova riformulazione dello spazio: l'immagine utopica del tempo cronico si sintetizza nella sintassi cristallizzata di uno spazio congelato né prima né dopo lo svolgersi del proprio "durante", costruendo un continuum che nel rapporto con il tempo ritrovi e rimoduli la fissità di uno svolgimento ordinatamente scomposto. La rotazione cromatica in tempo reale si serve della tricromia digitale per ripercorrere la luce fluttuante nella complicazione del reticolo macrocosmico, alterando la sensibilità spaziale. 
La luce, materia-antimateria in quanto inconsistente, svaporante, evanescente, naturalmente portata ad effondersi, ad espandersi, viene costretta nel solco tracciato dall'artista e proiettata verso una dimensione riconducibile all'infinità del cosmo, producendo un mutamento della percezione del senso dello spazio; il segno di luce allude al progressivo riappropriamento e restaurazione dell'inesperibile, divenendo ad un tempo azzerante ed assertivo. Nella geometrica ricerca e ricostruzione del caos originario, del tutto antieuclidea, risiede l'essenza intatta della struttura spaziale; la radicalizzazione di un'idea espressa in forme nette ed assolute, in cui la cristallizzazione della luce, colta nel suo svolgersi fenomenico, mantiene ancora in sé per intere tutte le informazioni che definiscono e delineano le vibratili vibrazioni ottiche.
La luce, da mezzo, tramite necessario ad esaltare il dettaglio, diviene essa stessa soggetto e protagonista, opera d'arte totale capace di ristabilire distanze e formulare domande; nella dimensione dell'infinito riflesso, nelle ombre, nelle digradanti gradazioni di toni si consuma un intreccio di piani, un incastro di prospettive, una sinergia in cui il particolare previene, prevale e contiene il tutto di cui si compone. Il movimento è centrifugo, centripeto e-statico assieme, le corrispondenze di analogie cosmologiche ipotizzano un equilibrio instabile costantemente esposto alla precarietà degli eventi, specchio di forme evolutive attraversando il quale si riesca a tessere visivamente una ragnatela ottica di costruzioni liquide e biomorfe.

Alberto Gross

 

More Info: nicolaevangelisti.wordpress.com

Video: Strings Flux 
Video: NICOLA EVANGELISTI - LIGHT WORKS
Video: LAMINA LUCENS 2011 

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