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Zulfikar Ahmetovic
Balkan Memories
By Zulfikar Ahmetovic
Balkan Memories - Corsican Psychedelic Rock
No time.
Lost in memories like in a dream.
Bad memories. Good memories.
Flashes: my green card  expired.
Expelled. 
No way to fix this.
Back to Bosnia. 
No way. A warrant on me like a sword of Damocles.
Visegrad at distance. The river. THE BRIDGE.
Grandpa Zulfikar patting me in an airport, we both weird, he disheveled, an eye - his left eye, eyelids retracted into an empty socket. People around staring at us as we were phantoms.
People around us progressively vanishing, long faces, bad smell.
No homeland. No nothing,
"We gypsies are wanderers," grandpa Zulfikar suggesting to me. Low voice. His lips tight close.
"Sorry for your late grandpa," uncle Leon suddenly at my side.
Uncle Leon laughing. Roaring.
NOT HIS OWN ROARING LAUGH- Someone’s else.
Airplanes taking off.
Music around. Strange music. Fascinating melody, taking me into dreams first. Then turning nightmarish, me sinking.
All the good things I've done in my life. My books. Strolls to the bridge, My tiny office at Hoover. Books again, almost falling on me, they tumble down, white wall exposed - then the color: RED.
Blood sprayed on it. 
Fresh red blood.
All the bad things I've done in my life. That goat I seized from a farm, the only one they had, I was eight. I saw those people once again, in a street. Begging for food.
A lanky man standing by,.
Never his face to be seen,
The sight of the Turks I killed at distance with the first sniper rifle I ever held.
They coming up from the valley. Haunting me.
The other ones.
The other rifles.
College sights. Uncle Leon picking me up, driving me out of state. Two days drive - motels - fake ID cards - all in one second.  Handing a strange long rifle over to me. Black thugs sight from a rooftop. Gang kind of thugs. Uncle Leon reassuring me, "Think the scum they are," me aiming, shooting them down. Three days later three mexican foreigners all of them pachuco style. Three months later a note from uncle Leon: the wrong cartel down, the wrong smugglers down, good work of yours, kid. 
Patting me like he was granpa  Zulfikar.
Stomach burning, Bowels burning.
Me an eighteen college boy.
Those faces.
All the people I killed staring at me in a row.
Still. Pale. Emotionless. No regret, No accusation from them.
Just their stares,
THAT smell.
Unable to move.
The lanky man by my side. No face. As always.
One eyed grandpa Zulfikar shoving me ahead.
Another phantom.
Tall, handsome, blue eyed.
His face almost like mine, the face I always forget, the face I retrieve in the mirror when shaving, the face I forget.
But pale. 
THAT smell.
Me walking on four feet. Faster and faster. Me galloping.
THE CENTAUR.
 My heart pounding,
I wake up for two seconds, soaked in sweat.
NO GUILTINESS.
 SURVIVING AS A MATTER OF FACTS:
Then sinking again.
All that blue see around me.
The hills, the mountains, mountain dirt roads, Bosnia mixed with Corsica, 
Places. Houses where I slept for one night, houses I lived in for months,
My baggage light as always,
"We gypsies are wanderers".
Deep cold. Freezing. Fists clenched. Teeth rattling.
All the bad things that I've done in my life coming up altogether, haunting me, no chance to escape. 
I.ve sailed the darkened seas on a great big clipper ship, I'm closing in on death. *
I wish I was dead.
I can't stand THIS PAIN OF REMEMBERING.
Why must I endure this torture forever.
My legs shaking.
My arms shaking.
My whole body shaking.
Me howling.
I can't die. 
I come from thousands years ago.
I'm no human deep inside myself.
I exist since ever **
I'M THE CENTAUR.
I YELL.
 
"Turn him down, block him."
Hands over me, Strong hands.
Voices. Men's voices.
French voices, almost italian voices, surfacing from deep below, Jeannot, Ange forcing me down.
My arm uncovered, a tourniquet, a needle.
Some hours half unconscious.
Strange, no thirst.
Unable to move,
That smell gone, someone washed me.
Good smell on me. 
Clean clothes on.
People shuffling around,
Then one voice.
"Good to see you recovered, mr Ahmetovic."
Cigarette smoke.

 

soundtrack

 

None
X RAYS
By None
Parallelo tra due secoli

Dedicato a Nassim Nicholas Taleb, genio libanese, e a Marjana Ugrica, critico teatrale e ottima letterata di Belgrado le cui conversazioni su Ivo Andric e su Milorad Pavic hanno nobilitato la mia estate.

Il riferimento è l'intervista al mio host professor Carlo Pelanda su Milano Finanza - Class TV del 4 ottobre.

Splendido fin nelle virgole l’articolo su La Verità circa l’’upgrade della NATO.

L'altro riferimento è il romanzo del premio Nobel Ivo Andric "Il Ponte sulla Drina".

Il romanzo di Andric si conclude alla esplosione della Prima Guerra Mondiale, con l'attentato di Sarajevo in se’ distante e quasi inosservato nel contesto della quotidianità dei personaggi.

L'attentatore Gavrilo Princip (biografia d'antan nella biblioteca di famiglia) e la congiura che lo portò ad assassinare l'Arciduca d'Austria erede al Trono e al travolgente esordio della Prima Guerra Mondiale, erano assolutamente particelle minime che produssero effetto catastrofico.

La tesi del prof. Pelanda supportato dal suo gruppo di ricerca è che le parti in gioco nei due conflitti principali del momento (Ucraina, Medio Oriente) abbiano limitata probabilità di estendere il conflitto a scala mondiale/nucleare.

Questa analisi include gli alleati secondari degli stessi.

Aggiungo concorde con la tesi il fronte ancora congelato delle Coree e la bassa probabilità a breve di un mega scontro per Taiwan.

La mia tesi (intuitiva o da pensiero non deduttivo) è che le probabilità di un conflitto devastante siano molto maggiori, a seguito di eventi collaterali non prevedibili (Negative Black Swans) su scenari secondari tangenzialmente interconnessi con quelli principali.

Ho diviso dapprima gli scenari secondo maggiore o minore possibilità di estensione non controllata di effetto catastrofico. 

Cioè la possibilità di esportare significativamente la deflagrazione e soprattutto la possibilità di probabilità di propagazione amplificata della stessa.

Si tratta in ogni caso di scenari semi-autonomi, ossia non direttamente e univocamente correlati ai fronti contrapposti nei due focolai critici dominanti.

Ho evidenziato nel testo particolari che riguardano la nostra parte 

Elenco di scenari secondari in crisi attuale o latente, dove una perdita di controllo locale può determinare  effetto farfalla.

  1. A) Elenco di scenari secondari a bassa probabilità di effetto farfalla.

1) narcostati centroamericani, crisi Fentanyl/Messico/Cina, ondata migratoria, ruolo cinese neocoloniale e di exploitation delle risorse estrattive/agroalimentari; rete Hezbollah in narcostati e coalescenza con governo del Venezuela.

2) attentati maggiori contro esponenti politici occidentali (incluso eventuale attentato riuscito contro D Trump in caso di rielezione; JD Vance continuerebbe senza problemi ed è lui la scelta di Peter Thiel).

3) ripresa guerra britannico-argentina per le Isole Falkland 

4) guerre locali nel Sud-Est asiatico (cinosfera versus islamosfera: Uighuri, Afghanistan, Myanmar; Cina vs Vietnam; Cina vs Filippine)

  1. B) Elenco di scenari secondari a significativa probabilità di effetto farfalla. 

Si indica il possibile  Negative Black Swan

  1. A) Africa sub sahariana e vicino oriente: la partecipazione ucraina all’agguato contro i Wagner in aiuto di forze Touareg-jihadiste, in Sudan e in Siria settentrionale a scopo anti russo rende non inverosimile la partecipazione di jihadisti al conflitto russo-ucraino in termini di fronte (sin dall’inizio forze cecene anti-Kadirov) e in termini di fronte interno (il claim russo sulla partecipazione ucraina all’attentato di Mosca non inverosimile).

 L’apprendistato stregonico in Siria in via anti-Assad (amm. Obama) impiegava ceceni islamisti oltre che l’ex-Al Nusra. 

Gli islamisti hanno interesse a ogni espansione di conflitto con ogni mezzo.

  1. B) inoltre, la possibilità di caduta violenta del prorogato presidente ucraino Zelensky e del suo capo di staff Yarmak è alta dopo la rimozione di Zaluznhyi e Budanov e data anche la tradizione antisemita ucraina.

Aumento di tensione e probabilità di perdita di controllo della guerra russo-ucraina con atti estremi (es uso delle centrali nucleari come bombe sporche) e successivo impiego di armi atomiche russe.

  1. C) Turchia tra neocaliffato e panturanismo.

Anche se ridimensionata dalla crisi economica interna, entrambe le direzioni permangono.

L’analisi indica il fronte Azerbaigian (stretto partner turcico di Ankara) vs Iran (morte ex presidente iraniano in viaggio dall’Azerbaigian, compressione della grossa minoranza azera in Iran) come possibile causa di evento farfalla nella deflagrazione sin qui estremizzata (stretched) ma controllata dello scontro (atomico) Iran-Israele.

Non tralasciando il legame Azerbaigian-Israele nonostante la posizione turca sulle guerre locali in corso in Israele.

La mia conclusione è che esista una probabilità maggiore di conflagrazione mondiale devastante a bassissima possibilità di previsione e contenimento.

In caso di esplosione 

L'istinto dice di procacciarsi spazi fisici in luoghi a minima possibilità di coinvolgimento e privi di fattori di rischio preeesistenti per eventuali migranti di lusso. Rifuggendo da investimenti non riesigibili a brevissimo e non controllabili.

Ad esempio investire in grandi estensioni terriere in sedi autosufficienti, a basso rischio immigrativo di massa (es isole) e strategico.

La passione raccomanda di non cedere alla paura del confronto e di lanciare i propri dadi per capire come si possa vincere. 

Così avrebbe fatto il mago dei numeri Meyer Lansky

Matteo F.M. Sommaruga
Progetto Novello Calvino
By Matteo F.M. Sommaruga
odice ATU-6, è la favola dell’uomo che vola.

Codice ATU-6, è la favola dell’uomo che vola. D’acchito penso al mito di Icaro, non ricordando altre celebri favole con tale tema. Forse Aladino sul tappeto volante, benché non riesca a contestualizzare. Secondo le informazioni raccolte da Chat GPT, l’eroe dovrebbe ricevere un potere sovrannaturale, quello del volo, e grazie a tal dono trovarsi in grado di concludere la sua quête. Lasciamo dunque spazio alla fantasia e iniziamo a volare sulle sue ali. A Chat GPT non ho chiesto altro. La favola, con il titolo da me designato, è dunque: “Le ali di marmo di messer Pierino”.

 

Non molto tempo fa, in una villa sulle colline toscane, viveva messer Pierino. Egli era un uomo di mezza età, mezza statura, ma di mezzi abbondanti. La sua dimora vantava un giardino di non so quante pertiche e dei campi, coltivati a vite, farro e orzo assai più ampi. L’acqua abbondava nella sua tenuta, tanto da avervi fatto realizzare una cisterna di marmo, dove potersi bagnare durante i mesi estivi. Quando giungeva l’inverno e un manto di neve copriva le colline, quello specchio d’acqua gelava, offrendo un semplice svago ai figli della servitù. Messer PIerino non amava il gelo e trascorreva intere giornate, durante i mesi più bui, a fianco di un enorme camino leggendo e rileggendo i volumi della sua biblioteca.

 

Talvolta preferiva concentrarsi sulle sole illustrazioni, poiché, nella solitudine di quelle stanze, la lettura ininterrotta gli dava a noia. Erano litografie e miniature tracciate da abili mani di artisti e artigiani. Molti di questi venivano dai paesi vicini ed erano al soldo della tipografia di messer Pierino. Altri erano invece del tutto sconosciuti al ricco possidente, perché avevano contribuito a volumi prodotti da stamperie di paesi lontani. Cittä e lande che messer Pierino conosceva solo per i differenti stampi o filigrane sulla carta dei propri preziosi libercoli.

 

Talvolta chiudeva gli occhi e, sulla base di un solo dettaglio di quegli emblemi, una corona o un petalo di rosa, sognava di volare fino in quei luoghi, superando le colline e le montagne come se fosse un uccello. Tale esercizio si ripeteva con tale assiduità, che un giorno messer Pierino chiese a Lancillotto Scultore di realizzargli due ali di marmo.

 

“Vossignoria è sicuro di non voler altro? Posso scolpire per lei dei finissimi angeli. Della mia maestria, mi perdoni l’immodestia, se ne parla con lode persino in Vaticano”, propose ossequioso l’artista. “No, non me ne voglia. Io presto orecchi solo alla parlata di un onesto villico senese. Il Vaticano l’è troppo lontano”, rispose messer Pierino con quanto più garbo gli riuscisse di fiatare. Poco aduso alla compagnia di mondo, se non a quanto necessario per condurre i suoi affari, il linguaggio, e i toni, di quel gentiluomo potevano difatti suonare stonati. Non era però sempre burbero. Quando passeggiava tra i suoi campi, osservando i fiori e gli insetti, quando nuotava nell’enorme vasca d’estate, quando leggeva e quando sognava, messer Pierino era un uomo amabile.

 

L’avrebbero tutti definito persino piacevole, se solo avessero avuto occasione di condividere con lui quelle esperienze. Erano però momenti individuali della vita del possidente, che così veniva descritto come un selvatico. Lancillotto Scultore preparò le ali, così come gli era stato detto.

 

Erano un paio di splendide ali, larghe ciascuno un braccio e mezzo e alte tanto quanto il corpo di un uomo. Le venature del marmo risaltavano la forma delle piume. Il materiale era poi elaborato per dotare di leggerezza l’impressione della vista di quella scultura. La quale si reggeva su un piedistallo, anch’esso di marmo, ma rosso e non bianco, come lo erano le ali. A ulteriore sostegno di queste ultime, sopra il capitello, era stata preparata un’intelaiatura in legno, che nell’intenzione dell’artigiano sarebbe dovuta risultare appena percettibile agli occhi di un ideale spettatore.

 

Messer Pierino ne fu soddisfatto e gratificò Lancillotto Scultore con una moneta d’oro. “Messer Pierino, vi ringrazio per la vostra generosità, ma una moneta d’oro è tanto quanto mi è costato il materiale per la scultura. Forse anche il companatico consumato mentre mi dedicato a prepararla, apposta per voi. Ma della mia opera, della mia creatività, non tenete altro conto?”, chiese l’artista, senza mostrare l’irritazione che covava interiormente. “Se il materiale ti è costato tanto, o forse meno, di cosa ti lamenti? L’idea è stata mia e tu l’hai eseguita. La prossima volta mi rivolgerò ad altri”, rispose secco Messer Pierino.

 

Lancillotto Scultore, senza proferire una parola, se ne andò borbottando qualche verbo non intellegibile alle orecchie del proprietario terriero. Costui, noncurante della reazione dello scultore, si rimise ad ammirare le ali di marmo che ora decoravano il giardino. Lancillotto Scultore quella sera si fermò all’osteria prima di rientrare nella sua casa, che era anche la sua bottega. Brindò con un calice di buon vino al compimento e alla consegna di quel che considerava un capolavoro.

 

L’oste fu generoso nel riempirgli il bicchiere: “Che per quel che paga il tuo cliente, dovresti digiunare un anno intero”, commentò ridendo il proprietario della locanda. L’artista sorrise e si guardò intorno domandandosi se quella sera vi sarebbe stata una buona compagnia con cui tener conversazione. Dei suoi soliti compari non vi era traccia, ma uno sconosciuto, necessariamente un forestiero, si era accomodato alla tavola di fianco.

 

Lancillotto Scultore alzò il boccale, l’anonimo avventore ricambiò il saluto. “Siete nuovo della contrada?”, fece l’artista. L’altro annuì con un cenno del capo. “E vi fermate a lungo?”, insistette il maestro scalpellino. “Abbastanza da svolgere i miei affari”, rispose il forestiero, senza dar l’idea di essere scocciato, ma neppure divertito. “E che genere di arte è la vostra?”, insistette Lancillotto, il quale stava per diventare inopportuno. “È un’arte arcana”, ribattè lo sconosciuto senza scomporsi, “Della vostra stessa specie, ma le mie opere hanno il dono di animarsi”.

 

Lancillotto Scultore non proferì parola. Si poteva dire stupito, ma non del tutto incredulo o meravigliato. Aveva difatti sentito raccontare, quando era ancora un apprendista, che i greci antichi avevano perfezionato al punto  la scultura, da consentire al marmo di muoversi e persino fuggire dal proprio basamento. L’artista rimase silenzioso un istante, poi riprese a tormentare l’involontario amico: “Vi credo. Se è vero quel che dite, lasciate che vi offra il pane e il companatico. Se questa notte non avete di meglio, alloggerete nella mia bottega”.

 

Lo straniero fissò negli occhi Lancillotto e produsse un ghigno sul proprio volto. Non aggiunse altro, ma sembrò voler accettare la generosità del compagno di gilda. Il giorno seguente lo sconosciuto compì un’abbondante colazione in compagnia di Lancillotto, poi si fece indicare la via per la magione di Messer Pierino. “Vedrete, mio pregiatissimo collega, sarete ricompensato per l’alloggio che mi avete offerto.”

 

Il viandante avvolse la propria figura in un mantello e partì alla volta della casa padronale. Messer Pierino lo ricevette nella propria biblioteca. Quel giorno era brutto tempo ed era l’ideale per gettare gli occhi sugli antichi incunaboli del maniero. “E cosa proponete, messer artista?”, chiese perentorio il signore della casa, “Non desidero altro che di accontentarvi. A me basta che la mia arte sia apprezzata, e celebrata”.

 

Perino, cui non pareva vero d’ottenere un tal servigio al solo costo del vitto e dell’alloggio, così come era sempre stato nei suoi desideri. Accordò al viandante di trattenersi per un mese intero, al termine del quale l’artista avrebbe dovuto mostrare il proprio valore. Per meglio instradarlo sui propri gusti, Messer Pierino mostrò al forestiero la coppia d’ali consegnata di recente da Lancillotto Scultore. “Queste mi piacciono assai. Se darete forma a un concetto migliore, potrete desinare al mio desco e riposare sotto il mio tetto finquanto vi compiacerà. Purché, s’intende, dedichiate le vostre giornate all’opera e non all’ozio”.

 

Lo straniero non aveva però l’aspetto di un uomo pigro e si limitò a chiedere del materiale sul quale poter applicare la pressione dei propri strumenti. Del marmo non ve n’era, lo si sarebbe dovuto ordinare. Si accontentò allora di legno e di cera. Messer Pierino aveva in quei giorni altro per la testa, essendosi appassionato a un romanzo di un autore spagnolo del siglo de oro. Benché burbero e assai avaro, il padrone di casa non era una persona diffidente e lasciò lo sconosciuto pastrugnare con spatole, pennelli e scalpelli, totalmente indisturbato per l’intero ciclo lunare.

 

Giacché a Messer Pierino, che era un originale, non piaceva il computo del tempo che divideva l’anno in dodici frazioni. Quando la luna fu di nuovo calante, il latifondiero chiamò a sé il forestiero, che per tutto quel tempo aveva taciuto il proprio nome. Questi, avvolto nel mantello con il quale era giunto alla magione, accompagnò il possidente in una parte dello scantinato e mostrò orgoglioso la propria creatura. Messer Pierino ne fu affascinato. Lo scultore non si era limitato a riprodurre fedelmente un paio d’ali che, per finezza delle piume e armonia delle proporzioni, sarebbero ben calzate a un Arcangelo.

 

Le aveva bensì indossate alla figura, a grandezza naturale, di Messer Pierino stesso. Costui ne fu compiaciuto al punto tale da avvicinare la mano alla borsa di monete che teneva sempre con sé. Poi pensò a quanto pattuito. “Se mi mostro ora generoso, chissà cosa vorrà in futuro”, e si trattenne. “Se vorrete rimanere, sarete il benvenuto”, disse il possidente. “Per le vostre prossime opere ordinerò del marmo”, soggiunse, reputando che tal gesto fosse sufficiente a mostrare la propria gratitudine. “Ora però dobbiamo pensare a dove collocare la statua. Vi è un platano nel mio giardino. Le fornirò l’ombra necessaria per proteggere la cera dai raggi del sole”, cogitò ad alta voce il padrone di casa. “Non sarà necessario”, rispose lo sconosciuto, “Poiché io sono artista anche nelle scienze occulte e tale cera possiede il dono di non sciogliersi al sole”.

 

Messer Pierino fissò il forestiero con irritazione. “Ma che burla è mai questa? Parlate sul serio? E se tale è la vostra presunzione, siete anche capace di dar vita alle vostre opere? Mi è sembrato di capire che già abbiate compiuto una tale vanteria”. Lo sconosciuto confermò di possedere anche tale abilità e aggiunse. “Perché non indossate voi stesso le ali di cui ho dotato la vostra effige? Esse prenderanno vita e voi potrete attribuirmi il merito di saper volare”. Messer Pierino scoppiò in una fragorosa risata, ma non voleva prendere a male parole quell’uomo che, dopotutto, si era mostrato un valido scalpellino.

 

“Essia, saliamo in giardino e facciamo tale prova. Vi avverto però che, se farò la figura dell’allocco, dovrete rimanere mio ospite fino a quando il fluido vitale vi consentirà di impugnare uno scalpello”. L’artista sconosciuto acconsentì e i due portarono la scultura, che era in realtà piuttosto leggera, fino ai bordi della piscina. Confrontata all’opera di Lancillotto Scultore, produceva ben altro effetto. Lo sconosciuto staccò le ali dal busto e le addossò sulle spalle di Messer Pierino. “Hoc! Hoc! Hoc!”, disse lo straniero battendo le mani.

 

Il possidente sgranò gli occhi e si sentì librare nel cielo. Il suo risentimento verso l’anonimo scultore si placò subito e, ormai certo che non gli avesse mentito, si diresse verso il sole. “Quel che a Icaro non era riuscito, sarà ragione della mia fama”, pensò Messer Pierino mentre la sagoma della sua casa si faceva sempre più piccola.

 

Lo straniero non era stato però del tutto onesto e, sulle orme del mito greco, le ali si sciolsero. Messer Pierino precipitò nel vuoto, di nuovo incredulo e questa volta decisamente adirato. Una volta raggiunto il suolo, la sua testa, seguita da tutto il corpo, sprofondò nel suolo rilasciando nell’aria un fragoroso boato. Il possidente si ritrovò negli inferi, dove lo attese un demonio per mostrargli il girone degli avari.

 

Lo sconosciuto non vi diede molto peso e, con un nuovo incantesimo, animò il rimanente della propria scultura. La quale era un ritratto tanto fedele del defunto possidente, da non destare alcun sospetto. Né nei fittavoli, che si ritrovarono il giorno stesso sotto un contratto più conveniente, né nella servitù e nel resto degli abitanti del paese. Ai quali il novello Messer Pierino annunciò che avrebbero potuto attingere liberamente alle provvigioni della propria ricca cantina.

 

Solo Lancillotto Scultore, che, per mezzo di un paggio, si vide ripagare con oro sonante tutte le fatiche arretrate, coltivò qualche dubbio sul repentino cambiamento. Egli volle recarsi alla magione e parlare a quattr’occhi con colui che sosteneva di esser Messer Pierino. L’artista incontrò tuttavia lo sconosciuto viandante. “Messer Pierino ha fatto voto di povertà e si è avviato sul cammino di Santiago. Mi ha lasciato per voi questa pergamena, con la quale vi affida tutte le sue proprietà”, disse il forestiero con il tono di colui che vuol sgomberare la scena celermente.

 

“Mi avete promesso che per l’ospitalità sarei stato ricompensato”, rispose sarcastico Lancillotto Scultore. Il quale si affrettò a entrare in possesso dell’imponente maniero.

 

A me, che quel giorno era andato a Firenze, però nulla mi diedero.

The Tennessee Walker
The Tennessee Walker
By The Tennessee Walker
Information Apocalypse

America is cognitively fractured. It is in a moment of metaphysical chaos from which a new pro-human future can emerge. Or the anti-human forces that sow unholy sedition into the minds of men can bring about the end of the American experiment. 
There are two frequencies that resonate through this world at its most fundamental level. There is a pro-human frequency represented by Life: human reproduction, positive emotional feedback loops among loving relationships, and creative expression through the intelligent creation of human systems, technological or otherwise.
There is also a frequency that is calling for control of the human being and ultimately its destruction. This anti-human frequency operates as a psychological operation. It does not build but uses lies and manipulation to shift and transform human systems.
The anti-human frequency’s most recent institutional champions in western governments adopted its control mechanisms in the wake of nuclear weapons. In America, this was formalized in the National Security Act of 1947. Transnational threats like nuclear, manufactured or otherwise, are the greatest tool of the anti-human frequency. 

Some of its attributes:

  • Its acolytes fear a of lack of control.

  • Its acolytes fear competition.

  • Its acolytes fear dying. 

  • Its acolytes are obsessed with overpopulation.

  • Its acolytes prefer to manage problems with Hegelian strategic tension, rather than solve problems.

  • Its acolytes replace the cybernetic power of human love with artificial intelligence.

 

The anti-human frequency has a very natural wave to ride in on. With the end of divine right of kings, how do men agree to govern themselves? Democratic republics like America are an answer, but as human systems and networks become incomprehensibly complex, can democratic governance work? Can a democratic government really control nuclear proliferation for instance? There is necessarily the development of a permanent corporate state that gradually eclipses elections.

Can this permanent state resonate with the pro-human frequency? The internal logic of the anti-human frequency is persuasive and rational. But it will mean the end of humanity.
To resonate with the pro-human frequency requires courage and humility. It means that you do not know what will happen, you do not know if you will survive, but you know that your Soul is Alive. 
The way forward in an information apocalypse is to resonate with that pro-human frequency and in doing so, keep your Soul.

GEOSTORIA E STORIA GEOPOLITICA
by Virgilio Ilari
Il concetto di «geostoria», coniato nel 1942 da Fernand Braudel (1902-1985), non ha avuto origine solo dalla sua passione per le scienze sociali e la geografia e dalla profonda padronanza delle «scuole» geografiche francese e tedesca 1 , ma anche da un più diretto confronto con la «Geopolitik» tedesca, avvenuto durante la prima fase della sua prigionia di guerra a Magonza, dove poté svolgere conferenze ai commilitoni e leggere libri prestati dalla biblioteca locale; esperienza poi rielaborata in un libro iniziato due anni dopo al campo di Lubecca, ma di cui è rimasto un solo quaderno contenente la prefazione e i primi tre dei sei capitoli previsti. Opera poi trascurata dall’autore, e pubblicata postuma dalla vedova solo nel 1997
Matteo F.M. Sommaruga
In Frankfurt like Heidi, in Zuerich like Lenin
By Matteo F.M. Sommaruga
July 15th 2024 - The aftermath

The mummy of Vladimir Ilijch Lenin was brought back to the mausoleum in the Red Square. All major acolytes of Vladimir Putin’s were waiting in the queue in an orderly fashion, reminding how people were standing outside grocery stores in the time of the cold war. They were not waiting for free potatoes or oranges, but they had to renew their homage to the Leader of the Red Revolution. Vladimir Putin, whose power had never been put in discussion for more than twenty years, had recently ordered to restore the monument and revive the symbolism of the Soviet Propaganda. The Russian czar had taken place beside the body of the master of his grandfather and observed at short distance the behaviour of the participants.

 

Once the manuscript just under the cover of Heidi’s book ahd been destroyed, the Body of the bolshevik Revolution collapsed on the ground and Putin could reassure himself that nobody else would have been able to cope with him. It had been quite easy to get rid of the former business consultant and the whole fight looked like a brief judo demonstration organised in front of the cameras. Vladimir Putin did not even want that the man in grey called the bodyguards. Nobody should know that an assassination attempt had come so close to succeeding. The mysterious bureaucrat was for this reason soon eliminated, victim of a whimsical car accident on his way back to Moscow. He was actually the only victim, since after all Lenin’s mummy had not been killed. Just put to sleep once again, after a few years of freedom.

 

The life of the former business consultant was spared, since Putin did not want to create a big fuss around a western sommelier of the Hotel Metropol suddenly disappeared after a trip in the countryside. His entourage still had to justify the absence of such a gifted chef de cuisine. The young lady had been scared enough to assume she would have never mentioned her experience. It would have after all been difficult for her to explain how an old edition of Heidi had allowed her to befriend LEnin and get so close to the Russian President. Even the police of the Democratic Kanton Zurich would have forced her to spend some time in a psychiatric hospital.

 

Beside Vladimir Putin, the young Briton was patiently waiting for the show to end. His cold blood and decision to not intervene, had been appreciated by the former KGB Colonel. The latter found the choice of the art dealer at the same time wise and witty. Despite his strong will to replicate the heroism of the Red Hand, the boy from Belfast thus exploited the chance to seal an advantageous agreement and come back to the business. He was now an art advisor of Putin’s, in charge of some delicate operations between museums, auction houses, galleries and the presidential private collection. A trade in a zone as grey as much as the suit of the bureaucrat mysteriously disappeared. The art dealer was certain that his new role was solid and reantable for the years to come.

G. Zincone
Zinconeide
By G. Zincone
Ci vorrebbe la Pizia
Attraverso i romanzi di ieri agli enigmi di oggi.
Ritorno ai Patriarchi, di Arnold Zweig (DDR)
 
Le vicende del professor De Vriendt a Gerusalemme protettorato inglese illustrano sensibilmente la nascita dello Stato di Israele, le contraddizioni e i temi personali insiti sino ai tempi nostri.
 
La visione di Zweig della Prima Guerra Mondiale come guerra degli “uomini bianchi”, ancora adesso tema aperto.
 
Gli enigmi che ci di parano di fronte.
 
La Nazione-Impero, la Persia, che inventò il gioco degli scacchi ha eseguito nei suoi limiti di potenza regionale lo stesso tema degli inizi della guerra in Ucraina (rif. mio precedente St. Peter’s Snow).
Compellence.
Mettere l’avversario nella obbligatorietà di eseguire una mossa, anche se con esito sfavorevole.
Ha usato il suo proxy più spendibile Hamas, estraneo alla mezzaluna sciita e cofinanziato dai rivali regionali sunniti Turchia e Qatar.
Ha - per alcuni anni - allontanato e limitato la portata degli Accordi di Abramo e lo sviluppo della via del cotone.
Non ha speso la sua risorsa sottoregionale maggiore, il partito-esercito Hezbollah in Libano.
Non ha speso l’altra risorsa, gli Houthi di Yemen.
La diretta del discorso dello Sheikh Nasrallah a Beirut (grazie a L’Orient Le Jour) e le successive analisi di più attori non includono una significativa diminuzione iraniana.
Le incertezze delle Amministrazioni Democratiche USA nella gestione del dossier iraniano non fermano l’espansione nucleare.
 
Ritorno al Libano, in disastro economico, impasse politica (Presidenza  Aoun terminata da un anno), potenziale ridimensionamento di Hezbollah e fazioni cristiane fortemente scisse sin dall’inizio della Presidenza Aoun. Con la più grande Ambasciata USA in costruzione avanzata.
Apprezzo da più di un anno la istituzione della rubrica Lebanon Watch su National Interest.
Suggerisco un ruolo strettamente cooperativo USA, Italia (da sempre apprezzata in loco come UNIFIL, SISMI e ora AISE) e ruolo collaterale limitato e controllato francese nel favorire una Presidenza libanese aperta all’Occidente anche coercendo le Forces Libanaises di Geagea verso un governo di coalizione con alcuni cambi di protagonisti. E con grandi e controllate erogazioni economiche il meno mediate (all’interno) possibile.
 
Il Libano chiave di volta.
Approfittando della risk aversion insita nella politica estera cinese.
E facendo di necessità rientrare la Russia tra le nazioni con cui si può dialogare.
 
A proposito, al di là delle aperture (inappropriate per una quasi fine mandato), le gestualità dell’incontro tra la dottoressa von der Leyen e il Presidente Zelensky sanno molto del mondo antico dove uno Joseph Roth non poteva aver modo di conoscere le élites.
 
Infine, le sanzioni.
Non funzionano mai.
Vedi Italia mussoliniana, vedi Iran.
Corrompere costa meno che punire (rif E. Luttwak, La Grande Strategia dell’Impero Bizantino).
 
Prossimamente: panslavismo, neo-ottomanesimo e panturanismo. Tracce nascoste.
Gallery & Media
 
3 Novembre 2022: La situazione economico finanziaria mondiale
Filippo Brunelli
Nerdering
By Filippo Brunelli
Sha Zhu Pan, dalla Cina con furore

Sha Zhu Pan”, tre parole cinesi possiamo tradurre come “pig butchering” (macellazione del maiale in Italiano), ma dietro queste tre parole non si cela una faida tra vegetariani e carnivori ma una truffa online che mira a disumanizzare la vittima, è complice nello sfruttamento di esseri umani e che, negli ultimi anni, sta colpendo sempre più persone. Purtroppo la maggior delle persone che rimangono vittime di questo tipo di truffa si vergona a denunciarla o ad accettarla come tale, anche a causa del nome della truffa che disumanizza chi ne è colpito e lo porta a vergognarsene.
In effetti la tecnica del pig butchering rientra a tutti gli effetti nelle classiche truffe romantiche che da qualche anno stanno rovinando tante persone: secondo Lloyds Banking Group, in Europa, nel 2023 è aumentato di un quinto rispetto l’anno precedente, pur avendo un importo medio inferiore rispetto all’anno precedente. In Italia, Secondo gli ultimi dati comunicati dalla Polizia Postale, i casi di "romance scam" sono in continuo aumento, partendo dal 2021 quando hanno avuto un incremento del 118% la tendenza è sempre stata in crescita, portando i truffatori a utilizzare metodi sempre più sofisticati e umilianti per la vittima.

Cos’è un Romantic Scam.
Per Romantic Scam o Romantic fraud, si intende un tipo di truffa dove la vittima viene sempre più coinvolta a livello emotivo con il truffatore.
L’autore della truffa solitamente ha diversi profili fake su social network o su siti di dating. Attraverso questi profili contatta la vittima e cerca di instaurare con lei un rapporto emotivo ed empatico per poi estorcerle soldi con richieste sempre più esose. All’inizio si tratta di piccole cifre per comperare, ad esempio, dei medicinali ma, con il passare del tempo le richieste si fanno sempre più pressanti. Quando poi la vittima non è più in grado di dare denaro il truffatore sparisce portandosi dietro, oltre ai soldi, una quantità di informazioni personali della vittima considerevole che vanno a finire nel darkweb.
Per quanto possa sembrare strano, la maggior parte delle vittime, secondo uno studio fatto da ricercatori italiani e pubblicato sul Clinical Practice & Epidemiology in Mental Health nel 2020 le donne di mezza età, con alti livelli di instabilità emotiva, tendenze a idealizzazione romantica delle relazioni affettive, ricerca di sensazioni forti, impulsività e predisposizione alla dipendenza, hanno più probabilità di essere vittime di truffe sentimentali; la maggior parte delle persone che è vittima di una truffa di questo tipo esce da una situazione emotiva che l’ha resa debole (può essere un divorzio, una separazione, la morte di una persona cara, ecc.). Le storie più comuni che vengono raccontate, dopo un periodo di chat sono del tipo: “Io o qualcuno a me caro è malato” oppure “ha fatto un incidente e da noi si paga l’ospedale”, oppure “ho bisogno di soldi per il viaggio per venire a trovarti e per il visto”. La maggior parte dei truffatori, infatti, si fingono persone che vivono lontano, in altri stati se non continenti. Per dare un’ idea del fenomeno, già nel 2018 il Better Business Bureau1 aveva fatto una ricerca, tramite un’azienda che si occupa di screening di profili online per conto di siti d’incontri, secondo la quale un profilo su 7 poteva essere falso; su tre milioni e mezzo di profili scansionati ogni mese, era risultato che, in media, 500.000 di questi erano falsi. Secondo un esperto (riporta Better Business Bureau) potevano esserci 25.000 possibili truffatori online alla ricerca di vittime in qualsiasi momento.
Ma non sempre alle vittime è chiesto di dare del denaro, talvolta (secondo un report del BBB dell’anno successivo) le vittime diventano dei criminali facendo da intermediari e aiutando a trasferire denaro da un conto all’altro: una stima di Terril Caplan2 di Fraud Aid (organizzazione che difende le vittime di truffa), indica come il 20-30% delle vittime di truffe sentimentali nel 2018 potrebbero essere state utilizzate come corrieri di denaro.

Pig Butchering
Negli ultimi anni è nato un nuovo tipo di romantic scam chiamato "macellazione del maiale”. Anche in questo caso la maggior parte delle vittime è di sesso femminile (67%) con un età compresa tra i 25 ed i 40 anni; Il 32% delle vittime ha una laurea e 41% delle vittime ha incontrato il truffatore su Facebook, Instagram o WhatsApp.
Rispetto alle classiche truffe romantiche il Pig Butchering è più sottile e richiede più tempo e si divide in diverse fasi: Packaging, Raising, Killing, Killed. Anche il metodo di defraudare la vittima è diverso in quanto spazia dai falsi Siti Web e app di investimento ai falsi Broker su MetaTrader, dai finti pool di mining3 di liquidità agli investimenti di gruppo, per finire al gioco online. Questo nuovo metodo di truffa è nato in Cina, dove è conosciuta come shāzhūpán (o Sha Zhu Pan), e prende questo nome dal metodo utilizzato dai truffatori, che “mettono all'ingrasso” le vittime (come si fa con i maiali prima del macello) per poi sottrarre tutto quello che hanno. Anche se principalmente questo tipo di truffe coinvolgono le criptovalute possono anche essere legate ad altri tipi di trading.

Le fasi dell’ingrasso e della macellazione
Abbiamo detto che questa truffa si divide in fasi. La prima prende il nome di Packaging, impacchettamento, dove la vittima viene preparata: dopo aver studiato la vittima sui suoi profili social o di dating viene contattata con una scusa qualunque (a volte la vittima viene contattata con un messaggio diretto facendo sembrare che si voleva scrivere a qualcun altro) e si inizia ad interagire con lei. Quasi sempre il truffatore si presenta come un uomo o una donna asiatica di bella presenza, racconta di sé e invita l’interlocutore a fare altrettanto, creando un rapporto di empatia; dopo qualche messaggio la vittima viene invitata ad utilizzare telegram o whatsapp. Questo passaggio è molto importante perché crea nel soggetto preso di mira un senso di falsa sicurezza essendo queste due applicazioni legate ad un numero di telefono. Tramite queste app inizia a condividere foto della sua vita, manda dei selfie, si dichiara single ed in cerca di un vero amore o una relazione stabile. Nelle foto che condivide c’è sempre del lusso, una bella macchina, cibi ricercati, una casa o vestiti di lusso, il tutto per far vedere che ha una vita agiata, creando credibilità al personaggio che interpreta. Si dice disposto/a a fare delle telefonate o delle videochiamate ma avverte che parla cinese ed il suo inglese non è perfetto; si dice altresì disposto/a ad incontrarsi ma non subito, troppi impegni adesso, ma sicuramente in futuro succederà. Quando parla di lavoro racconta quello che fa (investimento in criptovalute, trading, ecc.) ma sempre in maniera discorsiva. Saluta ogni mattina ed ogni sera e scambia vari messaggi durante il giorno.
Dopo una o due settimane si passa alla fase del Raising: confessa di essersi innamorato/a e inizia a chiamare la vittima con nomignoli quali amore, moglie, baby, bambino, ecc.; il soggetto preso di mira è invitato a scambiare foto piccanti creando così un nuovo livello di intimità. Inizia a parlare del suo lavoro più intensamente e parla delle sue finanze più apertamente (che sono ovviamente sempre superiori a quelle del truffato!).
A questo punto dice alla vittima che non sta sognando abbastanza in grande che possono farlo insieme e gli offre di investire come fa lui/lei (ovviamente non chiede soldi direttamente). Invita quindi a utilizzare un’appo o un sito che utilizza anche lui/lei anzi, per assicurare che non è una truffa, si offre di prestare del denaro per provare o utilizzare il suo account, così da provare e di guidare il/la malcapitato/a nell’investire.
Chiaramente il truffato vede che gli investimenti rendono anzi, quando inizia a utilizzare i suoi soldi all’inizio riceve anche dei frutti. All’inizio gli investimenti che consiglia di fare sono di piccola entità, così come i guadagni, ma piano piano si viene invogliati ad aumentare i soldi che si impegnano per avere più guadagno, così in futuro vittima e carnefice potranno vivere insieme e stare bene economicamente, magari comprarsi una casa o viaggiare. A volte il soggetto truffato è anche invitato a consigliare amici o famigliare a fare il medesimo investimento.
Il Killing è l’inizio della fase discendente della parabola e, a questo punto, iniziano i problemi. Alla vittima viene offerto di fare un investimento su di un bonus a tempo, oppure su di un’offerta per acquistare dei biglietti per una vacanza romantica a due; in entrambi i casi l’operazione richiede un deposito elevato in breve tempo per non perdere l’occasione. Nel caso di trading di prodotti o investimenti ci si potrebbe trovare a dover raggiungere un numero minimo di operazioni o investimenti, chiaramente ogni volta che si si investe il target successivo aumenta in modo da rendere difficile l’arrivare alla meta. Se la vittima comunica che in quel momento non ha la disponibilità per l’investimento il truffatore si offre di pagare (sempre all’interno della piattaforma) la differenza, più soldi sono stati messi più l’investimento di questo passaggio è economicamente impegnativo.
Se la vittima è reticente ad investire nuovamente si passa alla manipolazione empatica: il truffatore fa sentire in colpa la controparte, dicendo che non di fida (come può non fidarsi? Non ha guadagnato fino ad adesso?), umiliandola dicendo che non ha il coraggio di osare, mettendo il dubbio l’impegno e la serietà che li lega. Cerca di convincere la vittima che anche i suoi soldi sono bloccati ma che, per esperienza, poi vengono subito sbloccati perché gli è già successo. Se ancora vi sono delle resistenze si passa alle intimidazioni, si minaccia di inviare le foto spinte, che sono state condivise precedentemente, all’eventuale coniuge, o ai colleghi di lavoro o di pubblicarle sui social.A questo punto la vittima investe gli ultimi denari disponibili.
L’ultimo passaggio, che prende il nome di Killed, è il più crudele, perché il truffato, oltre a perdere i soldi, subisce una violenza emotiva paragonabile ad una separazione. Viene chiesto ancora più impegno nell’investimento, se li si accusa di essere truffatori, gli scammers, controbattono che sono anche loro truffati e che non si fida di loro. Infine la piattaforma chiude l’account e la malcapitata vittima viene anche bloccata dal truffatore sia sui social che su whatsapp, telegram, telefono ed in ogni altro contatto che avevano.

Una vera e propria fabbrica di scam
Si potrebbe essere portati a pensare che dietro questo tipo di truffe si nasconda una persona sola ma la realtà, come testimoniato dal documentario del 2023 della BBC “The pig butchering romance scam”, è molto più complicata e triste, includendo vere e proprie organizzazioni criminali e la tratta di esseri umani.
Ogni anno centinaia di uomini e donne di origine prevalentemente asiatica vengono rinchiusi in compounds e costretti a lavorare 12 – 16 ore al giorno recitando la parte di “innamorati” per le vittime che vengono agganciate sul web.
Questi ragazzi e ragazze vengono invogliati a trasferirsi in altre città o nazioni con la promessa di avere un lavoro con un buon stipendio ed una vita migliore (a volte vengono anche rapiti); una volta arrivati a destinazione (il documentario parlava della provincia di Sihanoukville in Cambogia) la loro sorte non è molto diversa di quella di tanti altri immigrati che cercano fortuna affidandosi a promesse di sconosciuti: si accorgono che il lavoro che gli era stato promesso non esiste e l’abitazione è un dormitorio condiviso con altri sfortunati. All’interno di questa struttura vi sono non solo i dormitori ma anche sale di posa che riproducono ambienti di una casa normale (così che le vittime di scam che fanno videochiamate possano vedere che il loro interlocutore è una persona reale); i giovani rinchiusi non possono lasciare il complesso dove vivono e possono muoversi solamente tra il dormitorio e gli uffici dove delle guardie controllano che nessuno fugga; qua i ragazzi sono costretti a lavorare in turni di 12 – 16 ore, alcuni durante il giorno altri durante la notte: avendo vittime in tutto il mondo devono adeguarsi agli orari dei singoli continenti. Non mancano le punizioni fisiche: se uno scammer non rispetta le regole o se viene scoperto dalla sua vittima subisce delle violenze che possono andare dall’essere percosso con dei bastoni o colpito da teaser fino all’essere rinchiusi in una gabbia. Il documentario della BBC mostra scene raccapriccianti delle punizioni che subiscono questi malcapitati che, se fortunati subiscono contusioni che li obbligano a letto per un paio di giorni, mentre se non lo sono rischiano di avere braccia o gambe rotte.
Sempre nel documentario della rete britannica si parla del complesso di Huang Le che, dal 2016 anche grazie alle truffe online, è cresciuto fino ad avere, oltre che il compound che ospita i ragazzi e le ragazze costretti a lavorare come scammers, un casinò, piscine, supermercati ed anche una stazione di polizia. Com’è possibile tutto questo? Perché le organizzazioni criminali lavorano con l’appoggio del governo locale.
A seguito delle denunce del documentario (partito dalla segnalazione di un ragazzo cinese che era riuscito a fuggire) le autorità locali hanno negato di avere affari con le organizzazioni criminali e che, in seguito ad indagini hanno ricevuto 6 denunce da parte di 11 cittadini stranieri che chiedevano di dimettersi dal loro lavoro presso il casinò Majestic 2 di proprietà di un uomo d’affari di nome Kuong Li.
Malgrado il vice governatore di Preah Sihanouk, Long Dimanche, affermato che alcune delle scene erano presumibilmente accadute nel 2020, prima che le autorità “reprimessero” il complesso, la BBC ha affermato che il compound ha continuato a funzionare fino alla pubblicazione del documentario dell' 8 marzo 2023, più di quattro settimane dopo che alle autorità erano state fornite prove dettagliate che mostravano le attività criminali.
Non è dato sapere se il complesso abbia ricominciato a funzionare o se sia stato spostato da un’altra parte, ma certo questo mostra come questo tipo di truffa (che richiede tempo e denaro per essere fatta) non venga attuata da un singolo individuo ma da organizzazioni malavitose ben organizzare e preparate.

L’IA la nuova frontiera?
Sebbene su GitHub esistono già dei progetti legati alla creazione di deepfake in tempo reale e al face swap (scambio di volti) come DeepFaceLive che permette lo scambio di volti in tempo reale per lo streaming su PC o le videochiamate, o Deep-Live-Cam che (Simile a DeepFaceLive), offre la possibilità di scambiare volti in tempo reale e creare deepfake video con un solo clic e un'unica immagine, il vero futuro delle truffe online passera dall’intelligenza artificiale: come mostra un video su youtube, i motori di rendering come Unreal Engine 54, possono creare persone che sembrano reali anche quando non lo sono; se questi motori sono associati a software di motion capture5 “creare” persone con le quali i truffatori fanno interagire le vittime diventa non solo più semplice ma anche più economico. Sempre tramite IA si possono creare voci di qualunque tipo e parlare ogni lingua; non solo ma con l’aumentare delle capacità e dei modelli di machine learning creare chatbot che possono interagire autonomamente sarà il futuro delle truffe online.
A fianco delle persone costrette a lavorare come scammers la nuova frontiera del Pig Butchering passa quindi dalla virtualità più completa tramite l’utilizzo “perverso” l’intelligenza artificiale e i motori di rendering sempre più precisi.

Come comportarsi.
Il Sha Zhu Pan è un fenomeno che non riguarda solo chi viene truffato ma coinvolge la tratta di esseri umani, le grandi organizzazioni criminali, ed i risparmi delle persone che si trovano ad affrontare un momento difficile della loro vita e sono quindi fragili.
Come sempre il primo avviso che viene spontaneo dare è: se una cosa è troppo bella per essere vera probabilmente non lo è, quindi non cascarci, non lasciarci abbindolare da lusinghe di bei ragazzi o belle ragazze.
Il secondo consiglio è non vergognarsi e denunciare. Non bisogna aver paura di denunciare di essere stati truffati, certo il fatto di chiamare una truffa “macellazione del maiale” non aiuta le persone ad esporsi ma, come abbiamo visto, denunciare può aiutare non solo chi è vittima ma anche le presone che sono costrette a lavorare come schiavi.
Infine il terzo e più importante consiglio è quello di documentarsi da fonti attendibili, fidarsi di chi ha più esperienza e cercare di stare il più aggiornati possibile su quello che accade nel web. Quest’ultimo consiglio è il più difficile da seguire perché, non solo ci impone di confrontarci con i nostri bias cognitivi e con noi stessi, ma richiede tempo ed impegno.

 

1 Il Better Business Bureau (BBB) è un'organizzazione non profit fondata nel 1912. Il suo obiettivo principale è promuovere la fiducia nel mercato e aiutare i consumatori a risolvere i problemi con le imprese e le organizzazioni di beneficenza. Il BBB è composto da 92 organizzazioni locali indipendenti negli Stati Uniti e in Canada, coordinate sotto l'Associazione Internazionale dei Better Business Bureaus (IABBB)
2 Terrill "Cap" Caplan è un esperto riconosciuto a livello internazionale in operazioni di criminalità organizzata in Africa Occidentale, frodi ad avanzamento di fondi, truffe via internet, strumenti di negoziazione contraffatti e il relativo riciclaggio di denaro. Ha oltre 30 anni di esperienza in tecnologia dell'informazione e gestione della sicurezza. Nel 1999, Caplan ha sviluppato la prima applicazione web prevenitiva contro le truffe, che registrava e impediva ai truffatori e ai bot di entrare nei siti web protetti, forum e guestbook. Questo strumento e il database risultante sono ora utilizzati dalle forze dell'ordine internazionali e dagli investigatori delle truffe per individuare le posizioni ripetute dei truffatori e fornire intelligence in tempo reale sulle attività delle truffe
3 Un pool di mining è un gruppo di minatori di criptovalute che uniscono le loro risorse di calcolo (hashrate) per aumentare le possibilità di risolvere un blocco e ricevere la ricompensa associata. In pratica, i minatori collaborano mettendo insieme la loro potenza di calcolo per avere una probabilità maggiore di trovare nuove monete digitali e condividere le ricompense in base alla quantità di potenza di calcolo che ciascuno ha contribuito
4 Un motore di rendering come Unreal Engine 5 è un software avanzato utilizzato per creare contenuti in 3D in tempo reale. È progettato per aiutare sviluppatori di giochi e creatori di contenuti a realizzare esperienze visive incredibilmente realistiche e dettagliate. Unreal Engine 5 introduce funzionalità rivoluzionarie come Nanite e Lumen, che migliorano notevolmente la fedeltà visiva e la dinamica dei mondi virtuali. Nanite consente di creare modelli incredibilmente dettagliati senza compromettere le prestazioni, mentre Lumen offre illuminazione globale in tempo reale, rendendo le scene più realistiche
5 I software che sincronizzano il movimento delle persone con personaggi virtuali sono spesso chiamati motion capture (o mocap) software. Questi strumenti utilizzano telecamere e sensori per tracciare i movimenti del corpo umano e trasferirli a un personaggio virtuale in tempo reale. Alcuni esempi di software di motion capture includono Adobe Character Animator, iClone, e Unreal Engine con il suo sistema di motion capture integrato.

 

 

Bibliografia

The pig Butchering Scam
C. Pelanda
Esodestini
By C. Pelanda
Elon Musk e il chip nel cervello

Quando sulla rivista Wired nel 2000 Bill Joy, co-fondatore di Sun Microsistems, scrisse l'articolo "Why The Future Doesn't Need Us» perché il futuro non ha bisogno di noi, profetizzando che nel 2030 ci sarebbe stata una combinazione sostituiva dell'Homo naturale via fusione tra intelligenza artificiale e biologia, chi scrive fu scettico sui tempi e sul timore di una catastrofe, ma credette al vettore evolutivo e iniziò un programma di ricerca, presso il suo corso «International Futures», University of Georgia (Athens, Usa), sulla relazione tra capitale di investimento e «biocibernazione» (biocybernation).
In questa veste, connessa al ruolo di advisor di un fondo dì Venture Capitai statunitense, espresse una duplice visione «Asimov»:
a) bisognava tenere la rivoluzione tecnologica entro argini per evitarne sia esondazioní portatrici di dissenso sia inaridimenti causa di gap competitivo;
b) per attirare investimenti di capitale una start up a forte impatto bioetico doveva trovare una prima missione nel settore della salvazione medica per ottenere consenso e poi passo dopo passo praticare traiettorie più futurizzanti.
Per inciso, chi scrive fece pubblicazioni plurime in Italiano su «Il Foglio», rubrica «scenari», fino al 2015 focalizzate sul conflitto tra tecnica e morale (consenso) che implicava come soluzione un'interazione co-evolutiva tra le due. Per esempio, nel libro «
Futurizzazione» (Sperling, 2003) propose una 'cibernetica tutoriale», dove il discente interagiva con un'intelligenza ausiliaria esterna perché il consenso (fonte di capitale) era già in vista, ma un chip nel cervello non lo sarebbe stato: troppo presto.
Elon Musk ha segnalato, usando la sua fama, che ormai è tempo di mettere chip nel cervello. Da un lato, segue la logica prudenziale di iniziare con tecnologia che permette alla medicina di risolvere problemi di incapacità patologica finora irrisolti, campo di ricerca con iniziative molteplici da quasi due decenni. Dall'altro, ha alluso ad uno scenario totalmente discontinuo: «cibertelepatia », funzioni cognitive e di controllo fisiologico iperpotenziate, ecc.
Alcuni medici sono subito intervenuti enfatizzando la necessità di sperimentazioni molto prolungate e di limitazioni bioetiche. Altri hanno evocato scenari "cyborg» o «matriz» coincidenti con i timori di Bill Joy.
Non a caso il suo articolo del 2000 e stato riscoperto nel 2023 da parecchi ricercatori quando la Food and Drug Administration (Fda) ha dato il permesso per sperimentare impianti cerebrali evoluti.
Ma la comunicazione allusiva di Musk ha sfondato la barriera bioetica: in pochi giorni è montata un'eccitazione diffusa oltre le terapie mediche.
Musk, in ritardo su Chat-Gpt e simili, ha voluto spiazzare il settore alludendo ad una intelligenza artificiale che interagisce con un cervello potenziato? C'è uno stimolo nascosto di ricerca militare? Non è chiaro, ma è realistico avvertire il mondo del capitale che è iniziata un'età della biocibernazione che forzerà le relazioni tra tecnica e morale.


Matteo F.M. Sommaruga
On the other side of Berlin Wall
By Matteo F.M. Sommaruga
An excursion to the mountains

To the early and less enduring snow of late autumn, that year followed abundant precipitations that soon covered with a white mantle the mountains around Munich. It could have been the landscape printed on a Christmas card or the atmosphere depicted by Thomas Mann in many of his novels. Perhaps even Hitler would have taken inspiration for a watercolour. It could have for sure promoted the sale of the frame, although soon to be replaced with some work of better quality. I was getting stressed on the workplace, because of the requests I received by the far too many stakeholders I had interaction with. By the tone and the feasibility of the targets, they also reminded me of Hitler, while shouting unintelligible orders to his generals. They also had the tune of a DDR hymn, so deeply impregnated by optimistic propaganda. We will complete the plan within the next five days, employing a team of four people, two of which on vacation and the other two new hires who have not already received their laptops. Of course I had to be stressed, but I had also to consider that I was paid because of my well renown soft skills, i.e. negotiation and stress management. I actually felt quite unprepared with both of them, but that was not what I wrote on my resumée under the direct supervision of my career advisor. On a wednesday night, after having got home at 1 a.m. because of an extenuating meeting with the whole management of my area, I decided to break the piggy bank and take part to a guided tour on the snowshoes. The local section of the DAV, the German Alpine Club, organized many excursions during the week ends. Unfortunately most of trips were often cancelled due to the most disparate reasons. It was so frustrating that I had already abandoned the idea to become a proficient mountaineer. I had however to try. My good friend Cristoph was away for a long mission related to his job and I also had enough to spend most of my time reading on the web edition of the local newspapers alarming reports about the presence of radical Islam in Bavaria. If I had been a young Pioneer in the DDR times, my supervisors would have for sure approved
such a proof of bravery defying the decadent entertainment of the Western countries. Actually, without a good income, I would have ever hardly been available to buy the necessary equipment and the efficiency of the Warsaw Pact would have made the roads to the mountains quite impracticable if not for an highly sophisticated military vehicle. Perhaps available only to the NATO. I did not want to take care of the opinion of high paid professionals, but just to stay away from the town for a short while. I prepared my backpack carefully, not to be stuck in an unknown place without the essential equipment. Relying on technology, it was not necessary to carry a voluminous luggage. The iPad is good enough to contain all the entertainment I need for several years. While selecting the food and handling a pocket of dried fruit, I realised how such a tendency to condense all the necessary resources for survival has started centuries ago. A long road to innovation, should add the commentary of a boring video on the human evolution. I also felt that my thought lack of ingenuousness. Perhaps I was not reading intensively enough and I was looking for new ideas. Like those you easily pick up from the best renowned magazines and, by quoting, you can easily assert to belong to a restricted elite of intellectuals. I also doubted whether I should acquire my information from alternative resources. The only conclusion was to adhere to any plot theory available on the web. I then realized how honest intellectuals should have felt under the DDR. The choice to believe to the carefully manipulated scientific publications of the University of Lipsia or the option to nourish your brain with not verified notions, partially developed by the mind of an uneducated political prisoner. For the following two days, in the comfort of a wooden building, immersed in a white world, I made a truce with my troubles.

P. Paracchini
Reflections on Italy
By P. Paracchini
Italy, where too many cooks spoil the broth for everyone but themselves!

Italy remains the least governable and most unstable member of Nato, not to mention the UE. Despite being one of the original six Founding Members and one of the principal financial supporters of the UE, Italy does not carry the political weight one would expect of the EU’s second major manufacturing Power. A question of leaders and leadership?

 

Fourteen months ago, despite an electoral law hastily redesigned to encourage multi-party politics as opposed to the bi-party politics of the Berlusconi “era," Italian voters, clearly sending a message to their leaders side-stepped the traditional parties and voted resoundingly for two up-starts known as the M5S and Lega parties. These two parties subsequently formed the first two-party coalition government in the history of the Republic. Known as the “Government for Change," that government was put into sudden-death overtime by Matteo Salvini, leader of the Lega on August 8, 2019. 

 

After a little more than one year, Italians stand aghast as Italy’s leaders once again seem intent on playing “craps” with the lives of their fellow citizens. Naturally, for the good of all Italians, but most of all for the good of the Country’s numerous and highly paid bureaucrats and, of course, for the thousands of MPs and politicians required to represent a shrinking Italian electorate now down to about 50 million people.

 

No one on the right or left of the political spectrum can deny Italy needs “a better mouse trap”. In the age of real-time communications, smart phones, computers and broad-band internet connections, Italy needs a political machinery that    is democratic, quick to decide and cost effective.

 

The present Constitution and Institutions do not seem to guarantee any of the above. What to do?

 

  1. Reduce the number of MPs. It makes little sense for Italians to pay for 1000 legislators when half would be more than enough to adequately represent Italy’s decreasing eligible voter population of some 50 million. An example? Italian Representatives represent 80,000 people each compared with 733,000 people each by their American counterparts. Italian Senators, which are less than half in number, represent 200,000 people each. However, in the US Senators represent the individual States and no comparisons are possible.
  2. Cut the outrageously high cost of Italian politics. Italian MPs earn more than € 190,000.00 per year. They are the highest paid politicians in Europe or the Americas. The cost of running Italy’s Quirinal Palace (where Pres. Mattarella and retinue live and work) is five times that of Buckingham Palace and twice that of the White House! For most Italians, politicians are not worth the money they get, especially in these times of diminishing returns. Something must be done to stop the gouging of taxpayers.
  3. Encourage the formation of a manageable two / three party system by rethinking voter districts, raising thresholds for winning seats in parliament and adopting a first-past the-post majority electoral system. The error is believing that more parties in Parliament equals more democracy. In the Italian case the proliferation of parties has brought nothing but confusion and hegemony often by parties representing but a majority only marginally superior to their own.
  4. Neutralize the Italian Magistrature’s bid for political power by constitutional amendment where possible and/or by making the Magistratura accessible to lawyers and Notaries in private practice; the present closed system does nobody any good; civil servants and bureaucrats become more responsive to the needs of society when challenged by competition from the private sector.  

 

All systems are self-preserving and naturally Italian politicians believe the answer lies not in the above suggestions but in going even more proportional (in efforts to stop the “populist right” from spoiling their well-remunerated fun). For the good of Italy and to make sure it is “never again” for the likes of Salvini.

 

Come Tuesday, August 27, should Mattarella not send everybody to the polls sometime this fall, Italians risk falling back into the hands of the old cold-war leadership that nearly bankrupted the Country. If that were allowed to happen, self-determination could become the North’s only option. Caveat emptor!

 

G. Vatinno
Futurizing
By G. Vatinno
Il tempo nella teoria della relativita'

Il Signore è sottile, ma non malizioso (Albert Einstein)

INTRODUZIONE
Prendo lo spunto dal mio libro da poco pubblicato Storia naturale del Tempo.L’Effetto Einstein e la Fisica del futuro  per offrire al lettore alcune considerazioni su un concetto solo apparentemente semplice ed intuitivo. La storia del concetto di  “tempo” è particolare, divisa com’è tra la Fisica e la Filosofia, per non parlare poi della Religione e delle inevitabili citazioni di Sant’ Agostino (che opportunamente evito). Tempo (e spazio) sono esperienze basiche per l’Uomo. Premetto che in questo articolo parlerò esplicitamente del “tempo”, ma che, trattandosi di concetti strettamente correlati, è sempre sottinteso che esiste un’analoga trattazione per lo “spazio”. Considerando poi che utilizzeremo principalmente concetti relativistici ogni qualvolta parlo di tempo occorre intendere lo “spaziotempo”.Ma cos’è il tempo?
Il tempo, intuitivamente è legato a qualche forma di “cambiamento” non strettamente spaziale; anzi potremmo definirlo come la misura di un “cambiamento continuo” e secondo la filosofia senza cambiamento non c’è neppure  tempo.Ma cambiamento di cosa? Cambiamento della posizione del sole e delle stelle, della luna, delle stagioni o, in maniera più raffinata, del proprio stato psicologico, del proprio sentire? Queste considerazioni ci portano naturalmente ad una prima distinzione tra “tempo oggettivo” che è possibile misurare strumentalmente ed è uguale per tutti gli osservatori e un “tempo soggettivo”, che, per sua definizione, non è misurabile (ma confrontabile). In questo articolo vogliamo occuparci più propriamente del tempo oggettivo, cioè di quello che utilizza la scienza.
I modi per misurare il tempo, eventi astronomici, clessidre, meridiane, orologi fanno parte della storia della tecnologia.Per quanto riguarda invece la Fisica il discorso è più complesso perché una vera “Fisica temporale” nasce , in senso moderno,solo con i primi esperimenti e quindi  se si eccettua qualche eccezione greca, con Galileo Galilei.Allora si comincia ad avvertire la necessità di quantificare esattamente il tempo non solo a fini sociali, ma anche appunto più propriamente scientifici e quindi con una maggiore rigorosità.Ad esempio, la nozione di velocità vista come il cambiamento dello spazio rispetto al tempo (e in seguito quella di accelerazione vista come il cambiamento della velocità rispetto al tempo) apre la strada a questa nuova concezione. A ben considerare è proprio l’analisi differenziale di Newton e Leibnitz che propone quello che diverrà poi un vero e proprio paradigma: una visione della Fisica in cui il tempo è  il parametro privilegiato di riferimento a cui rapportare la variazione delle altre grandezze fisiche coinvolte nella descrizione di un fenomeno
 .
Infatti la seconda equazione di Newton, la celeberrima
(1)F = MA
permette di determinare istante per istante la posizione di un corpo di massa M sottoposto ad una accelerazione A una volta nota la forza F e le sue condizioni iniziali. In pratica potremmo dire che tutta la Fisica dal XVII secolo in poi è basata sul concetto di tempo anche se, ad esempio, per l’equazionecosmologico-quantistica di Wheeler-DeWitt (o WdW) si è parlato di “fine del tempo” e possibilità di descrivere una fenomenologia senza ricorrere (almeno esplicitamente) a tale parametro.Ma torniamo al tempo classicamente inteso.Una volta instauratosi nella Fisica grazie a Galilei e a Newton il nostro parametro si rafforzò viepiù nei secoli successivi divenendo uno dei punti fermi della descrizione fisico-matematica dei fenomeni.Infatti, come già accennato,tutto il settecento e l’ottocento è un fiorire di equazioni differenziali ordinarie e alla derivate parziali che lo vedono da protagonista (quasi) solitario.Il tempo è anche il parametro fondamentale (rispetto a cui variano il campo elettrico e magnetico) delle equazioni di Maxwell.E così giungiamo al XX secolo.Questo secolo risulterà, come noto, assolutamente innovativo per la nostra concezione dell’Universo.Infatti, proprio al suo inizio, fanno la loro comparsa due teorie che rivoluzioneranno non la sola Fisica, ma l’intera scienza e anche il modo di pensare in generale della società: la Teoria della Relatività Ristretta (RR), la Teoria della Relatività Generale (RG) e la Meccanica Quantistica (MQ). Per quanto riguarda il tempo la MQ lo vede come un paramentodi evoluzione di un sistema,  importante  ma non così determinante come è invece nella Fisica newtoniana; infatti per l’equazione di Schrödingerè più importante conoscere gli auto-valori dell’energia che la sua evoluzione temporale. Completamente diverso è il caso delle Relatività: infatti in esse il tempo cessa di essere solo un parametro evolutivo per divenire il centro dell’interesse stesso della teoria.Possiamo dire,  che con le teorie di Einstein, il tempo diviene attore primario della Fisica non solo come parametro evolutivo , ma anche come “oggetto” del sapere stesso (e quindi acquisisce una dimensione filosofica ontologica, ma supportata da elementi quantitativi). Come noto, a partire dalla RR del 1905 lo spazio e il tempo smettono di essere enti separati per divenire un concetto unificato: lo spaziotempo (senza trattino) che compie il “miracolo” di unire grandezze che fino ad allora erano state considerate come completamente separate. Lo spaziotempo fa il suo ingresso nella RR ed è il portato matematico delle equazioni di trasformazione di Lorentz che “mischiano” appunto sia il tempo che lo spazio in un tutto unico.Lo spaziotempo della RR è, come noto, “piatto” o pseudo-euclideo (l’aggettivo pseudo è riferito alla distanza non definita positiva nello spaziotempo di minkowski) mentre lo spaziotempo della RG, completata nel 1915, è “curvo” (ed è incurvato, sostanzialmente, dall’energia/massa).
Il fatto di aver promosso, nelle Relatività,  lo spaziotempo a protagonista della Fisica apre scenari assai interessanti ed intriganti.Come il moto è “relativo” anche il tempo e lo spazio sono relativi e quindi cessano di essere concetti “assoluti” come li considerava Newton e tutta la Fisica fino ai primi anni del novecento.E se sono concetti relativi possono avere valori diversi a seconda dei diversi osservatori, in moto, in “quiete”, accelerati o sottoposti ad un campo gravitazionale. Dunque questo apre la strada ad un filone che inizialmente fu guardato con sospetto dai fisici professionisti: quello dei “viaggi nel tempo”.Ormai, dopo che se ne sono occupati fisici del valore riconosciuto come Kip Thorne, Roger Penrose, Paul Davies e (anche se criticamente) Stephen Hawking la materia pare definitivamente sdoganata.Infatti è sperimentalmente noto che il tempo “rallenta” per un osservatore in moto rettilineo uniforme rispetto ad un altro (ma la cosa è reciproca!) e che il tempo rallenta per  chi si trova immerso in un campo gravitazionale. Da notare come l’effetto sia reciproco in RR –tra i due osservatori inerziali-, cioè per tutti e due il tempo rallenta, ma non lo sia in RG dove per l’osservatore in un campo gravitazionale il tempo rallenta (rispetto a quello esterno), ma per quello esterno il suo tempo accelera. In questo articolo dunque ci occuperemo solo del tempo relativistico; tuttavia, in Fisica, esiste un altro interessante modo di studiarlo (e definirlo) e cioè quello della termodinamica e della “freccia del tempo” indicata dal Secondo Principio e quindi dall’aumento dell’entropia.
IL TEMPO NELLA TEORIA DELLA RELATIVITA’ RISTRETTA
Nella RR il tempo scorre diversamente per due osservatori inerziali in moto uno rispetto all’altro. Come già detto, proprio l’essenza stessa della Relatività impone che tale fenomeno sia reciproco e simmetrico.L’osservatore considerato in moto (ripetiamo che si tratta sempre di una scelta di pura convenzione) avrà sempre un tempo che scorre più lentamente e precisamente:
(2):::Desktop:785822ad0d53c17c04fd8f1008b38743.png

Dove Δt è l’intervallo di tempo misurato nel Sistema di Riferimento in cui è l’orologio è in quiete (tempo proprio)  e Δt' è l’intervallo di tempo misurato nel Sistema di Riferimento in cui l’orologio si muove con velocità v. Dunque risulta che in OGNI Sistema di riferimento il tempo “scorre più lentamente” perché il fattore gamma per v < c è sempre maggiore di 1 e quindi Δt' > Δt (la durata è maggiore).
IL TEMPO IN RELATIVITA’ GENERALE
La RG nasce per ampliare a tutti gli osservatori (anche a quelli in moto accelerato e non solo rettilineo uniforme, come avviene in RR) l’invarianza delle leggi della Fisica.Facendo questo lo spaziotempo pseudoeuclideo della RR diviene una varietà di Riemann curva.Lo strumento matematico atto a studiare tale geometria (differenziale) è il calcolo differenziale assoluto di Levi-Civita e Ricci-Curbastro.Applicando tali strumenti Einstein (ed Hilbert che però gli riconobbe la primogenitura) giunge a scrivere le famose equazioni di campo  che sono:

(3)image
ove:
image è il tensore di curvatura di Ricci, image è un numero detto curvatura scalare,  image è il tensore metrico (che servirà poi, una volta sostituito nelle equazioni del moto a determinare la dinamica), image è un termine chiamato “costante cosmologica” è che fu introdotto e poi tolto (ed oggi rimesso) nelle equazioni di campo da Einstein per ottenere un Universo in equilibrio,  image è il tensore energia-impulso, c la velocità della luce e G la costante di Newton, π è il rapporto tra la lunghezza della circonferenza e il diametro.
Le (3), dal punto di vista puramente matematico, rappresentano un Sistema di equazioni differenziali alle derivate parziali, non lineari, nelle componenti del Sistema metrico image e in 4 variabili indipendenti (x,y,z,t).Poiché si può scegliere, senza perdere di generalità, il tensore metrico in modo che sia simmetrico, delle 16 componenti originali (4X4) ne restano solo 10 indipendenti-
Una volta trovate le funzioni incognite occorre risolvere le equazioni del moto che sono date dalle geodetiche della varietà di Riemann e cioè:
image
(4)
dove:
le x sono le coordinate del punto in moto e le quantità Γ sono legate proprio ai valori della metrica  imagedeterminata dalle equazioni (3).
In RG si possono utilizzare diverse formule per calcolare le dilatazioni temporali.Esaminiamo diversi casi:
I) Per un osservatore in moto accelerato uniforme (che, grazie al Principio di equivalenza) è identico ad un campo gravitazionale localmente uniforme) si ha:
(5)image
dove g è l’accelerazione (costante), h è la distanza tra un osservatore accelerato (o in un campo gravitazionale equivalente) e un osservatore in quiete (o in assenza di campo gravitazionale), c la velocità della luce.Quindi per un osservatore in moto accelerato (o in un campo gravitazionale) il tempo rallenta mentre, viceversa, per un osservatore in quiete (o in assenza di campo gravitazionale), il tempo accelera.
II) Nel caso invece gravitazionale di una massa m non rotante e di raggio r, utilizzando la metrica di Schwarzchild, si ha:
(6) IMAGE
dove t’ è il tempo misurato all’interno del campo gravitazionale (“tempo proprio”), t è il tempo misurato all’esterno del campo gravitazionale, r la distanza dal centro di massa, m la massa che genera il campo gravitazionale, c la velocità della luce nel vuoto e G la costante di gravità.

 

 

La (6)  sviluppata al primo ordine dà:

 

(7)IMAGE

dove IMAGE è il cosiddetto raggio di Schwarzchild
Nel caso della (7) la formula non è “invertibile” tra i due osservatori, interno ed esterno al campo gravitazionale, come è invece la (2).
Naturalmente anche le lunghezze sono contratte sia in RR che in RG e precisamente valgono le:
(8a)image

 

(8b)IMAGE

CONSIDERAZIONI GENERALE SULLA DILATAZIONE TEMPORALEE SULLA CONTRAZIONE SPAZIALE
Occorre soffermarsi su un altro punto della questione; la dilatazione temporale in RR è , in un certo senso, meno intuitiva da capire di quella in RG. Infatti, in RR la contrazione ha natura sostanzialmente cinematica, mentre in RG si tratta di una vera e propria deformazione geometrica dello spaziotempo. Dunque si tende a capire più facilmente il fatto che le masse contraggano lo spazio e dilatino il tempo proprio perché è la struttura geometrica stessa che subisce deformazioni cosa che non è altrettanto evidente in RR.
I VIAGGI NEL TEMPO
I viaggi nel tempo sono un tema molto di frontiera della fisica contemporanea e –possiamo dirlo-sdoganati da poco grazie all’interesse di fisici molto influenti come Stephen Hawking, Kip Thorne, Paul Davies,Roger Penrose (per citare i più rilevanti) anche se un esempio matematico completo fu scoperto nel 1949 dal logico Kurt Gödel .Tale possibilità deriva proprio dal fatto che grazie alle formule precedenti la durata temporale degli osservatori in moto e sottoposti alla gravità sono differenti da chi non  le sperimenta.La RR permette viaggi nel futuro (tralasciamo le possibilità teoriche di comunicare con i tachioni) mentre la RG permette viaggi nel passato e nel futuro (nel caso di loopspazio–temporale in cui però si può tornare indietro nel tempo fin solo al momento della creazione della macchina oppure al momento della creazione naturale del loop; questo, curiosamente, segna anche una differenza rilevante tra la possibilità di accedere ad un futuro virtualmente illimitato ed un passato invece limitato).I viaggi nel tempo dunque sono teoricamente possibili, ma restano da esaminare due aspetti di essi; il primo è la generazione di paradossi quando si ammette la possibilità di tornare/comunicare col passato e la seconda è la fattibilità tecnologica di questi viaggi. La problematica tecnica è solo una questione di tempo e risorse mentre quella dei paradossi è particolarmente complessa. Il paradosso principale che sorge è chiamato “paradosso del nonno”.Un crononauta torna nel passato e uccide suo nonno.Ma se lo uccide non può essere nato e neppure tornato ad ucciderlo.Spiegazioni proposte sono principalmente due.La prima fa ricorso alla MQ e specificatamente alla Interpretazione a Molti Mondi di Hugh Everett III; quando il viaggiatore del tempo uccide il nonno l’universo si separa in due storie: in una il nonno è effettivamente ucciso e nell’altra no.Dunque il viaggiatore si troverà nel secondo universo e non ci saranno contraddizioni logiche.La seconda spiegazione è il principio di autoconsistenza di Novikov; il crononauta torna nel passato tenta di uccidere il nonno, ma un passante si frappone e rimane ucciso al posto suo.Il “nipote” ricorda che il nonno gli narrò questa esperienza e come un passante gli abbia involontariamente salvato la vita.
CONCLUSIONI
Il tempo forse ancor più dello spazio ha sicuramente un fascino particolare per l’Uomo; la Relatività ci ha mostrato che esso non è immutabile, ma che anzi esso può essere alterato utilizzando la velocità, l’accelerazione o la gravità cioè grandezze fisiche ben note. La logica e la Meccanica Quantistica ci offrono anche delle possibili soluzioni ai paradossi che inevitabilmente si generano in queste situazioni. La tecnologia in un lontano futuro forse potrà costruire macchine che realizzino questo antico sogno dell’Uomo: il controllo del tempo.
BIBLIOGRAFIA
Davies P., Come costruire una macchina del tempo, Mondadori, Milano. 2003.
Dorato M., Che cos’è il tempo? Einstein, Gödel e l’esperienza comune, Carocci editore, Roma, 2013.
Haidegger M., Essere e Tempo, Longanesi, Milano, 2005. 
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Orilia F., Filosofia del tempo.Il dibattito contemporaneo, Carocci editore, Roma, 2012.
Thorne K., Buchi neri e salti temporali.L’eredità di Einstein, Castelvecchi, Roma, 2013.
Vatinno G., Il Nulla e il Tutto.Le meraviglie del possibile, Armando Editore, Roma, 2012.
Vatinno G., Storia naturale del Tempo.L’Effetto Einstein e la Fisica del futuro, Armando Editore, Roma, 2014.

Questo è vero per le equazioni differenziali ordinarie della dinamica newtoniana (corredate di condizioni iniziali), ma anche per le equazione alle derivate parziali (corredate di condizioni al contorno) della conduzione del calore e delle onde, che coinvolgono contemporaneamente le variabili spaziali e temporali.

In realtà il tempo c’è ma è “nascosto”; infatti, il funzionale d’onda non contiene esplicitamente il tempo in una geometria dello spaziotempo “congelata”, ma il tempo stesso compare appena ci si chiede quale sia la probabilità di trovare un’altra geometria a partire da quella iniziale.

Risolvendo le equazioni di campo di Einstein per un sistema fisico rappresentato da un fluido perfetto rotante con una velocità costante Gödel trovò una particolare metrica che genera delle strutture chiamate CTC (Closed Timelike Curve) che permettono di raggiungere zone del passato semplicemente spostandosi su traiettorie spaziali.

L. Borgiani
Savage Light
By L. Borgiani
Luminescence - Light trace

IMG

Lumen In the Lumen series various aspects of light are explored in separate bodies of work. The aim is to let light reveal itself. The first body of work (Luminescence) primarily investigates light using electroluminescent (EL) wire. A current is passed through a copper wire causing the surrounding phosphor coating to emit light. The wire was wrapped around/within custom-made costumes worn by the model. The model's movements were then recorded, introducing a kinetic element. Images were also made using opaque and transparent mannequins. The second gallery (Light Trace 光 のトレース) results from a two day collaboration with Tokyo-based light artist/ fashion designer, Erina Kashihara. Light emitted from within clothing and accessories combined with directed movements clothe the model within traces of light. Michael is currently working on thousands of light images for future exhibitions. He welcomes collaboration with all artists working with light.

Luminescence La prima serie di fotografie si concentra principalmente sulla luminescenza. Questa serie fotografica osserva la luce soprattutto attraverso un filo elettroluminescente (EL wire). La corrente passa attraverso un filo di rame ricoperto di fosforo e provoca l'emissione di radiazioni luminose. Questo filo è stato incorporato in una serie di costumi realizzati per l'occasione e indossati da una modella. I movimenti della modella sono stati poi fotografati, introducendo così un elemento dinamico. Altre immagini sono state create usando manichini opachi e trasparenti. Light trace -Il materiale è il frutto di una collaborazione durata due giorni (novembre scorso a Londra) con la stilista e artista di luci Erina Kashihara che vive a Tokyo. IMGOgnuna delle sei opere della Light Mode Art di Erina è accompagnata da una fotografia statica seguita a sua volta da una serie d'immagini di giochi dinamici di luci. La luce diventa il filo conduttore tra arte e moda.

More info: LIGHT FOR ART

Website: www.michaeltaylorphoto.com

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