Parallelo tra due secoli
Dedicato a Nassim Nicholas Taleb, genio libanese, e a Marjana Ugrica, critico teatrale e ottima letterata di Belgrado le cui conversazioni su Ivo Andric e su Milorad Pavic hanno nobilitato la mia estate.
Il riferimento è l'intervista al mio host professor Carlo Pelanda su Milano Finanza - Class TV del 4 ottobre.
Splendido fin nelle virgole l’articolo su La Verità circa l’’upgrade della NATO.
L'altro riferimento è il romanzo del premio Nobel Ivo Andric "Il Ponte sulla Drina".
Il romanzo di Andric si conclude alla esplosione della Prima Guerra Mondiale, con l'attentato di Sarajevo in se’ distante e quasi inosservato nel contesto della quotidianità dei personaggi.
L'attentatore Gavrilo Princip (biografia d'antan nella biblioteca di famiglia) e la congiura che lo portò ad assassinare l'Arciduca d'Austria erede al Trono e al travolgente esordio della Prima Guerra Mondiale, erano assolutamente particelle minime che produssero effetto catastrofico.
La tesi del prof. Pelanda supportato dal suo gruppo di ricerca è che le parti in gioco nei due conflitti principali del momento (Ucraina, Medio Oriente) abbiano limitata probabilità di estendere il conflitto a scala mondiale/nucleare.
Questa analisi include gli alleati secondari degli stessi.
Aggiungo concorde con la tesi il fronte ancora congelato delle Coree e la bassa probabilità a breve di un mega scontro per Taiwan.
La mia tesi (intuitiva o da pensiero non deduttivo) è che le probabilità di un conflitto devastante siano molto maggiori, a seguito di eventi collaterali non prevedibili (Negative Black Swans) su scenari secondari tangenzialmente interconnessi con quelli principali.
Ho diviso dapprima gli scenari secondo maggiore o minore possibilità di estensione non controllata di effetto catastrofico.
Cioè la possibilità di esportare significativamente la deflagrazione e soprattutto la possibilità di probabilità di propagazione amplificata della stessa.
Si tratta in ogni caso di scenari semi-autonomi, ossia non direttamente e univocamente correlati ai fronti contrapposti nei due focolai critici dominanti.
Ho evidenziato nel testo particolari che riguardano la nostra parte
Elenco di scenari secondari in crisi attuale o latente, dove una perdita di controllo locale può determinare effetto farfalla.
- A) Elenco di scenari secondari a bassa probabilità di effetto farfalla.
1) narcostati centroamericani, crisi Fentanyl/Messico/Cina, ondata migratoria, ruolo cinese neocoloniale e di exploitation delle risorse estrattive/agroalimentari; rete Hezbollah in narcostati e coalescenza con governo del Venezuela.
2) attentati maggiori contro esponenti politici occidentali (incluso eventuale attentato riuscito contro D Trump in caso di rielezione; JD Vance continuerebbe senza problemi ed è lui la scelta di Peter Thiel).
3) ripresa guerra britannico-argentina per le Isole Falkland
4) guerre locali nel Sud-Est asiatico (cinosfera versus islamosfera: Uighuri, Afghanistan, Myanmar; Cina vs Vietnam; Cina vs Filippine)
- B) Elenco di scenari secondari a significativa probabilità di effetto farfalla.
Si indica il possibile Negative Black Swan
- A) Africa sub sahariana e vicino oriente: la partecipazione ucraina all’agguato contro i Wagner in aiuto di forze Touareg-jihadiste, in Sudan e in Siria settentrionale a scopo anti russo rende non inverosimile la partecipazione di jihadisti al conflitto russo-ucraino in termini di fronte (sin dall’inizio forze cecene anti-Kadirov) e in termini di fronte interno (il claim russo sulla partecipazione ucraina all’attentato di Mosca non inverosimile).
L’apprendistato stregonico in Siria in via anti-Assad (amm. Obama) impiegava ceceni islamisti oltre che l’ex-Al Nusra.
Gli islamisti hanno interesse a ogni espansione di conflitto con ogni mezzo.
- B) inoltre, la possibilità di caduta violenta del prorogato presidente ucraino Zelensky e del suo capo di staff Yarmak è alta dopo la rimozione di Zaluznhyi e Budanov e data anche la tradizione antisemita ucraina.
Aumento di tensione e probabilità di perdita di controllo della guerra russo-ucraina con atti estremi (es uso delle centrali nucleari come bombe sporche) e successivo impiego di armi atomiche russe.
- C) Turchia tra neocaliffato e panturanismo.
Anche se ridimensionata dalla crisi economica interna, entrambe le direzioni permangono.
L’analisi indica il fronte Azerbaigian (stretto partner turcico di Ankara) vs Iran (morte ex presidente iraniano in viaggio dall’Azerbaigian, compressione della grossa minoranza azera in Iran) come possibile causa di evento farfalla nella deflagrazione sin qui estremizzata (stretched) ma controllata dello scontro (atomico) Iran-Israele.
Non tralasciando il legame Azerbaigian-Israele nonostante la posizione turca sulle guerre locali in corso in Israele.
La mia conclusione è che esista una probabilità maggiore di conflagrazione mondiale devastante a bassissima possibilità di previsione e contenimento.
In caso di esplosione
L'istinto dice di procacciarsi spazi fisici in luoghi a minima possibilità di coinvolgimento e privi di fattori di rischio preeesistenti per eventuali migranti di lusso. Rifuggendo da investimenti non riesigibili a brevissimo e non controllabili.
Ad esempio investire in grandi estensioni terriere in sedi autosufficienti, a basso rischio immigrativo di massa (es isole) e strategico.
La passione raccomanda di non cedere alla paura del confronto e di lanciare i propri dadi per capire come si possa vincere.
Così avrebbe fatto il mago dei numeri Meyer Lansky