Buongiorno a tutti.
Dobar dan.
Lo steward notturno della amatissima Direttrice ha tra i suoi compiti la preparazione dei pasti.
Nessuno si fida di noi zingari, la Direttrice sa bene che non sono un puro bosniaco, in privato sottolinea maligna la mia pelle scura quasi come la sua, e mi ha dedicato una sezione della cucina all'uopo.
Ovvero, la preparazione delle polpette avvelenate,
Una delle volte scorse, ho accennato ai problemi di affidabilità strategica della Francia, sull'onda del mio soporifero amico italiano risvegliatosi per una volta sotto i panni di Azazel (Bulgakov, Levitico).
Adesso tocca alla Germania.
Ha assorbito il botto North Stream in silenzio perché non poteva fare altrimenti, dopo gli avvisi dei due precedenti POTUS.
Non ha mandato i Panzer dovuti in Ucraina, sta rialzando la cresta?
Vale la pena di drenarle un po' di energie, cioè magari di sangue.
Gli altri usano armi convenzionali, cioè l'economia,
Io mi sporco le mani e faccio quello che mi riesce meglio.
Progetto la violenza inestetica a fini migliori.
Vergiftete Fleischbällchen
Mentre tutti tacciono, una sottile fiamma si è riaccesa sotto la pentola balcanica.
Non troppo lontano dalla mia Višegrad natia.
Sono, stavolta, i bosgnacchi contro i croati.
I croati si sono da sempre riferiti ai tedeschi.
Affidare qualche promessa iperbolica di impunità ai bosgnacchi.
Usare i vecchi canali nostri dal tempo della guerra, quando gli passavamo un po' del necessario per difendersi, far passare un po' di armi (fornite e pagate dai paladini del Golfo per causa islamica nei Balcani) alle loro fazioni più convinte e dormienti.
Ingigantire le perdite croate e forzare la mano alla Croazia a intervenire.
Riaccendere il fuoco fino a quando la Germania non si sentirà in dovere di ridare aiuto alla (sin dal 1992 e ancor più da tanto tempo fa) amica Croazia, di cui ospita storicamente dal fine WWII una comunità integrata e molto ustascia nel sud ovest della Baviera..
intensificare il conflitto intimando ai serbi di starsene fuori ad ogni costo, pena l'emarginazione definitiva dalla EC e altre minutaglie in promesse sul Kossovo.
Adversus Haereses
Qualcosa si muove, finalmente.
Contro la Dottrina Wolfowitz.
La Direttrice mi sguinzaglia perché vari della cerchia hanno riportato in superficie il termine a fronte della palese inefficacia reiterata.
Adesso che i sostenitori (i cosiddetti trotzkisti neocon) sono passati nelle schiere dell'Amministrazione in carica, forse è tempo di nuove strategie.
James Carafano della Heritage Foundation ha appena pubblicato con l'ungherese Ugrosdy) un testo notevole per National Interest: How the West can Build Better Transatlantic Cooperation).
Carafano è come sempre sottile e il testo è costantemente sotteso da un senso pragmatico.
Cioè il pensiero propriamente anglosassone.
Il pragmatismo è l'antitesi alla Dottrina Wolfowitz.
Carafano pone delle basi nuove, con alcuni punti essenziali:
a) la EC non può e non deve diventare un SuperStato;
b) gli ostacoli sono indicati chiaramente:
1) politiche speculari;
2) lotte intestine;
3) ortodossie ossificanti;
4) minacce ai liberi mercati;
5) iniziative di sviluppo squilibrate,
6) insicurezza energetica).
c) il testo conforma uno standard per una prossima Amministrazione di orientamento diverso.
La stessa Rivista ospita una riabilitazione della politica estera della Amministrazione precedente, a firma di Cliff Sims.
E' tempo di un progetto diverso che conceda a noi conservatori credibilità e prospettive.
Perché Adversus Haereses?
la citazione teologica di Ireneo si confà alla interpretazione che mi ha espresso verbalmente il mio solito amico italiano.
Carafano usa il termine "Ortodossie Ossificanti", il mio amico italiano patito di storia bizantina paragona il momento di ideologie automutilanti alle lotte iconoclaste del medioevo bizantino.
Lo invito pertanto ad esprimersi con un articolo non troppo noioso, più in linea con lo stile ipersintetico del Padrone del sito.
Quindi, un titolo-rimando.
Ora serale, ormai.
La Direttrice mi chiama.
Devo accompagnarla a cena con un amico.
"Andiamo da Mike, stasera", mi dice.
Come ovvio, è Pompeo.