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La rete internet italiana sotto stress

by Filippo Brunelli

Quando pensiamo ad internet siamo portati a pensare a qualcosa di quasi astratto e, se non fosse per le bollette che paghiamo mensilmente, difficilmente ci ricorderemmo che si tratta di una rete comunque fisica, fatta di cavi, ponti radio e tutta una serie di infrastrutture; tutto il traffico generato dai diversi provider e che passa lungo le infrastrutture proprietarie, per poter comunicare tra di loro, si incontrano in nodi che vengono chiamati IXP (Internet Exchange Point). In Italia abbiamo circa 12 Internet Exchange Point, il principale dei quali è il MIX (Milan Internet eXchange) nato nel 2000 con soci 19 tra i principali operatori internet italiani.
Pochi giorni dopo l’entrata in vigore del decreto del 8 marzo 2020 riguardante le misure straordinarie ed urgenti per contrastare l'emergenza epidemiologica da COVID-19 e che, in pratica, faceva stare gli italiani a casa il MIX ha segnalato un aumento costante del traffico internet del 25% fino ad arrivare ai mille miliardi di bit al secondo.
Si potrebbe pensare che questo traffico fuori dalla norma sia dovuto all’aumento delle persone che lavorano da casa, il famoso smart working, tanto richiesto dal governo in questi giorni per chi ne ha le possibilità, o dall’aumento delle lezioni online di scuole e università, ma la realtà è diversa: la maggior parte del traffico è generato da video on demand e giochi online.
Nelle ore lavorative, infatti, l’aumento del traffico è stato solamente del 5-10% rispetto al normale traffico generato a dimostrazione che lo smart working non è un problema per la banda utilizzata, tanto più che gli strumenti che ne fanno uso hanno una codifica dei dati molto elevata e fanno poco uso di banda.
Se ancora vi fossero dei dubbi basta pensare che la piattaforma di gaming online Steam, con oltre 20 milioni di giocatori attivi contemporaneamente, ha superato ogni record, mentre un videogioco “vecchio” di ben 8 anni come Counter-Strike: Global Offensive ha superato il milione giocatori connessi contemporaneamente per la prima volta; mentre l’amministratore delegato di Telecom Italia, Luigi Gubitosi, ha parlato di un aumento di oltre il 70% del traffico generato dai videogiochi tra i quali Fortnite.

È chiaro che la rete internet italiana sia sotto stress, ma è altrettanto vero che fino ad ora ha retto bene alla prova e che probabilmente sarà in grado di reggere al traffico che si genererà in questi giorni, anche se vi saranno dei rallentamenti, ma questo non toglie che nel nostro paese è ancora grande il divario digitale tra tante zone del paese dove non esiste una copertura adeguata e che esclude molte persone dalla possibilità di usufruire dello smart working o di seguire lezioni online: secondo gli ultimi dati dell'Agcom, infatti, il 5% delle famiglie italiane non sono raggiunte dalla banda larga di rete fissa.
Quando l’emergenza Covid-19 sarà passata è auspicabile che molte famiglie valuteranno diversamente l’utilizzo della rete a casa, mentre molte aziende valuteranno come sia possibile affrontare alcune tipologie di lavoro in maniera differente.

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