Polli digitali
Note dell’autore: Gli  esempi riportati nell’articolo sono tutti esempi reali. Non ho messo i nomi  degli autori per evitare fastidiose noie legali, ma sarò felice di comunicare  in privato, a chi fosse interessato, i nomi degli autori dei corsi.
  Una nuova forma di raggiro si è sviluppata negli ultimi anni  online affianco alle classiche atte a sottrarre i dati personali o della carta  di credito degli utenti: quella dei “Corsi online per diventare esperti in…”.
  Di questo tipo di raggiri, perché non è corretto parlare di truffe, ce ne sono  di vari tipi. Da quelle più o meno innocue che offrono corsi all’apparenza  gratis, a quelle che i corsi li fanno veramente pagare sennonché scoprire, una  volta pagati ed iniziati, che questi corsi sono fatti, come si suol dire, “un  tanto al chilo ed in maniera troppo superficiale.
  Certo non tutti i corsi sono delle truffe, anzi la maggior parte sono seri e  fatti da veri professionisti, ma sarebbe bene fare attenzione a quello che viene  proposto. 
  Vediamo alcuni esempi e alcune tecniche reali che vengono utilizzate per  sfruttare la buona fede delle persone.
  Come inizio possiamo dire che tutti questi tipi di corsi  promettono di avere lauti guadagni senza dover spendere troppi soldi (a parte l’eventuale acquisto del corso ma  quello, ovviamente, non conta perché è da considerarsi un investimento a detta  di chi lo vende N.d.r.) e senza dover faticare troppo, oppure di diventare  esperti in un campo (se non in molti) in brevissimo tempo. 
  
  Dropshipping.
  Il primo esempio che voglio proporre al mio lettore è quello di un corso sul  Dropshipping.
  Per chi non lo sapesse il dropshipping è un metodo di vendita applicabile  all’e-commerce che consiste nel vendere un prodotto online senza averlo  materialmente in un magazzino, ma che viene proposto agli acquirenti facendo da  tramite tra il pubblico e il fornitore. Una specie di agente di commercio online.  Questo è, ovviamente, possibile in quanto   esiste un accordo commerciale tra venditore chiamato dropshipper e  fornitore primario.
  Il corso in realtà era un Videocorso e, dopo aver visto i primi video, avevo  già capito che era un lavoro molto poco professionale: l’autore ha utilizzato  un programma freeware chiamato OBS Studio (che indipendentemente dal fatto che  sia gratuito funziona molto bene!) per registrare lo schermo e la sua voce.  Fino a qua non ci sarebbe nulla di male se non fosse che il ragazzo che ha  realizzato questo video corso ha registrato tutto direttamente, senza alcun  montaggio o taglio, tanto che all’inizio di ogni video si vedeva OBS Studio che  partiva e registrava lo schermo e che, il lavoro era un lavoro raffazzonato e  approssimativo. Lo si deduceva dal fatto che durante le “lezioni” l’autore  faceva a volte degli sbagli e si correggeva, segno questo che non seguiva o una  traccia e che, comunque, invece di fermare la registrazione e rifare il pezzo  sbagliato o tagliarlo, andava avanti a registrare.
  A mio avviso questa forma di sciatteria nel fare un videocorso che viene  venduto a caro prezzo (parliamo di migliaia di euro) è, non solo una mancanza  di professionalità ma, soprattutto, mancanza di rispetto nei confronti degli  acquirenti.
Corso gratis ma…
  Non tutti i corsi online sono a pagamento. C’è anche chi offre corsi gratuiti o,  almeno, che sembrano gratuiti. È questo il caso di un corso che promette di: “iniziare a guadagnare online seriamente in 3  giorni, senza trucchi bizzarri né segreti deliranti”. 
  Anche in questo caso stiamo parlando di un videocorso che, sebbene sia fatto  meglio del precedente con tanto di montaggio e spiegazione dei vari passaggi  senza errori, ha una durata di meno di 3 ore con la lezione più lunga che dura  49” e la più corta 1”59. Già da questo punto si dovrebbe iniziare a pensare che  il segreto della ricchezza racchiuso in così poco tempo di video sia una cosa  su cui storcere il naso. 
  Ma proseguiamo analizzando il corso in alcuni punti salienti: dopo un  introduzione nella quale il relatore parla di persone che si accontentano e  persone che invece vogliono di più, inizia a parlare del corso e del suo Kit  (che molto magnanimamente mette a disposizione gratuita), che anche un piccolo  business può portare a grandi guadagni, che non serve essere esperti per  parlare di un argomento ma basta condividere i contenuti che parlano di quell’  argomento, perché per creare un business online basta essere considerati  esperti in quella cosa e non esserlo effettivamente (al massimo basta essere  informati), e così via fino a parlare della necessità di creare un sito web e  Lead generation1.  
  Seguono poi vari video che parlano di modelli di business e di come scegliere  una “nicchia” di mercato per arrivare ad un video di soli 4 minuti e 13” dove  ripete la necessità di creare un sito web.  Segue, finalmente, il video con il vero scopo  del corso: la creazione di un sito web che porta a “lauti guadagni”!
  A questo punto l’autore invita a creare un sito web e consiglia di utilizzare  Wordpress2 e, dato che ci siamo, meglio che utilizziamo l’hosting  che consiglia lui attraverso il semplice click sul link che ci propone. Si  perché lo starter kit che ha messo a disposizione gratis è un modello Wordpress  che, assicura, è ottimizzato per questo scopo quindi è da utilizzare.  Ovviamente niente impedisce di utilizzare altri CMS ma non saranno funzionali  come il suo sito. C’è però un problema se si vuole usare il suo modello super  testato: per utilizzarlo c’è bisogno di utilizzare un plug-in3 di  wordpress (a pagamento chiaramente) e, per semplificare le cose, ecco bello e  pronto il link da cliccare per acquistare il plug-in. 
  Così il nostro munifico autore ha già guadagnato la commissione sulle vendite  che vengono fatte tramite il suo corso (come la barzelletta del carabiniere che  vede l’uomo che mangia i semi delle mele).
  Proseguendo con il corso troviamo un video che spiega, in maniera semplificata  e superficiale, la creazione e la gestione SEO4 del sito.  Il video è tanto essenziale che, se non si seguono  pedissequamente le sue istruzioni e/o non si conosce Wordpress, si rischia di  fare danni. Anche per quanto riguarda la personalizzazione non offre molte  spiegazioni particolareggiate ma, d'altronde, il suo scopo è stato ormai  raggiunto, tutto il resto è di contorno, tanto che ci si chiede per quale  motivo abbia voluto far installare il plug-in “Elementor” dato che quello che  chiede di fare si può fare benissimo anche senza…
  Per quanto riguarda la parte SEO, sempre tramite un plug-in (questa volta  gratuito) la spiegazione è a livelli talmente elementari che non parla nemmeno  di Microdata, Sitemap, Robots.txt, Heading Order, Slug SEO valido e molto altro. Insomma un corso molto approssimativo  tanto che la creazione del banner cookie e del contenuto da mettere non è aggiornato  alle ultime normative rischiando così di prendere multe salate.
  Alla fine si scopre che tutto il presunto guadagno astronomico che si può fare,  sì basa sul fatto di creare un sito web nel quale mettere le “pubblicità” di  prodotti e servizi di aziende (come Amazon, Udemy, ecc.) in modo che, quando un  utente faccia un acquisto tramite il sito, noi ne ricaviamo una percentuale.  Peccato che per poter sperare di aver ricavi tramite questo metodo ci sia la  necessità di un volume di visite mensile notevole e non certo le poche  centinaia che un sito fatto (male) tramite il suo kit può avere.
  
  Impariamo a  programmare?
  Infine l’ultimo esempio che voglio analizzare è una vera chicca: direttamente  da uno dei siti di corsi online più blasonati ed il cui titolo è già di per sé  un programma (scusare il giro di parole): “Programmazione - Il MEGA Corso  Completo”.  
  Ed a guardare i più di 40 capitoli (ognuno con vari video all’interno) il corso  sembra veramente dare quello che promette sennonché si scopre che i video toccano  in maniera superficiale il tema della programmazione o i vari linguaggi: per  fare un esempio la programmazione in Java occupa in totale 2 ore e 21 minuti di  video, mentre Python5 viene trattato sono come Ethical Hacking6  e, in 57 minuti, vengono proposti solamente dei listati senza insegnare la  programmazione in questo fantastico linguaggio!
  Una parte da leone la fanno i capitoli dedicati all’ HTML e al CSS che sono  addirittura considerati “hard Skill” anche se, parlando con un programmatore,  dirà certamente che non possono essere considerati linguaggi di programmazione  ma piuttosto linguaggi di formattazione.
  Infine da notare che, come sempre, non poteva mancare un capitolo (molto più  corposo di quello su HTML e CSS) dedicato a Wordpress e, a questo punto, mi  piacerebbe sapere che c’entra Wordpress con la programmazione! 
  Certo non mancano capitoli dedicati ad Ajax, Jquery e Java script o ai database  ma tutto trattato senza approfondire molto i concetti. D'altronde un corso di  programmazione serio richiede molto tempo e, questo, per imparare solamente un  singolo linguaggio.
  Non tutti sono così
  Per fortuna non tutti i corsi online sono delle truffe, anzi ho avuto modo di  vedere corsi su Media Marketing o sulla programmazione (ma dedicati ad un solo  specifico linguaggio) molto esaustivi e completi.
  Come distinguere i corsi seri da quelli meno allora? 
  Qua la cosa è più complicata rispetto alle classiche truffe in quanto, la  maggior parte delle volte, ci si accorge di aver buttato via i soldi solo dopo  averlo fatto. 
  Rimangono da tenere a mente alcuni avvertimenti dati dal buon senso:
  1. Se una cosa è troppo bella per essere vera allora forse non lo è! A tutti  piace fare i soldi facili ma, a parte casi particolari, per aver successo in  qualsiasi attività è richiesto molto impegno, dedizione, sacrificio e,  soprattutto, tempo: un ingegnere informatico o un programmatore studiano anni  per arrivare ad avere le competenze necessarie a padroneggiare un settore. 
  2. Se possibile sentire il consiglio di qualche amico o persona esperta che  conosca la materia o sa di cosa si parla. Non è sempre vero che un profilo  virtuale corrisponda alla realtà e solo perché chi ci propone un corso è “famoso”  online con vari profili social e skills di rilievo, non è detto che queste  competenze siano vere. Creare un profilo e più facile che rubare le caramelle  ad un bambino!
  3. I buoni vecchi libri! Prima di seguire un corso online sarebbe meglio  consultare un libro cartaceo (o e-book) sull’argomento per poter valutare  quello che ci viene proposto.
  
  A questo punto mi vien voglia di mettermi a fare un corso… Ma realmente gratis perché  “la conoscenza deve sempre essere condivisa con tutti” e non tutti hanno i  mezzi per poter comperare la conoscenza!
1La lead generation è il processo che consiste  nell'attrarre l'interesse di potenziali clienti, per trasformarlo in  transazioni di vendita.
  2 WordPress è una piattaforma software per la creazione di  "blog" e Content Management System (CMS) open source basato sul  linguaggio di script PHP e database MySql,   che consente la creazione e distribuzione di un sito Internet facilmente  aggiornabile.
  3 I plug-in sono componenti di un software che aggiungono delle  funzionalità a un programma esistente.
  4 SEO è l'acronimo inglese della parola Search Engine Optimization,  che tradotto significa ottimizzazione per i motori di ricerca. É una disciplina  informatica che ha l'obiettivo incrementare la visibilità e il posizionamento  di un sito web all'interno dei risultati organici dei motori di ricerca
  5 Python è uno dei linguaggi di programmazione più usati al mondo.  Grazie alla sua sintassi asciutta e potente, ed al supporto multipiattaforma, è  utilizzato per moltissime tipologie di applicazioni, dal networking, al web,  fino al machine learning
  6 L'Ethical Hacker si occupa di testare la sicurezza dei sistemi  informatici aziendali mediante simulazione e prevenzione di possibili attacchi  informatici.
 



 
             
             
            