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by Filippo Brunelli

Note dell’autore: Gli esempi riportati nell’articolo sono tutti esempi reali. Non ho messo i nomi degli autori per evitare fastidiose noie legali, ma sarò felice di comunicare in privato, a chi fosse interessato, i nomi degli autori dei corsi.

Una nuova forma di raggiro si è sviluppata negli ultimi anni online affianco alle classiche atte a sottrarre i dati personali o della carta di credito degli utenti: quella dei “Corsi online per diventare esperti in…”.
Di questo tipo di raggiri, perché non è corretto parlare di truffe, ce ne sono di vari tipi. Da quelle più o meno innocue che offrono corsi all’apparenza gratis, a quelle che i corsi li fanno veramente pagare sennonché scoprire, una volta pagati ed iniziati, che questi corsi sono fatti, come si suol dire, “un tanto al chilo ed in maniera troppo superficiale.
Certo non tutti i corsi sono delle truffe, anzi la maggior parte sono seri e fatti da veri professionisti, ma sarebbe bene fare attenzione a quello che viene proposto.
Vediamo alcuni esempi e alcune tecniche reali che vengono utilizzate per sfruttare la buona fede delle persone.
Come inizio possiamo dire che tutti questi tipi di corsi promettono di avere lauti guadagni senza dover spendere troppi soldi (a parte l’eventuale acquisto del corso ma quello, ovviamente, non conta perché è da considerarsi un investimento a detta di chi lo vende N.d.r.) e senza dover faticare troppo, oppure di diventare esperti in un campo (se non in molti) in brevissimo tempo.

Dropshipping.
Il primo esempio che voglio proporre al mio lettore è quello di un corso sul  Dropshipping.
Per chi non lo sapesse il dropshipping è un metodo di vendita applicabile all’e-commerce che consiste nel vendere un prodotto online senza averlo materialmente in un magazzino, ma che viene proposto agli acquirenti facendo da tramite tra il pubblico e il fornitore. Una specie di agente di commercio online. Questo è, ovviamente, possibile in quanto  esiste un accordo commerciale tra venditore chiamato dropshipper e fornitore primario.
Il corso in realtà era un Videocorso e, dopo aver visto i primi video, avevo già capito che era un lavoro molto poco professionale: l’autore ha utilizzato un programma freeware chiamato OBS Studio (che indipendentemente dal fatto che sia gratuito funziona molto bene!) per registrare lo schermo e la sua voce. Fino a qua non ci sarebbe nulla di male se non fosse che il ragazzo che ha realizzato questo video corso ha registrato tutto direttamente, senza alcun montaggio o taglio, tanto che all’inizio di ogni video si vedeva OBS Studio che partiva e registrava lo schermo e che, il lavoro era un lavoro raffazzonato e approssimativo. Lo si deduceva dal fatto che durante le “lezioni” l’autore faceva a volte degli sbagli e si correggeva, segno questo che non seguiva o una traccia e che, comunque, invece di fermare la registrazione e rifare il pezzo sbagliato o tagliarlo, andava avanti a registrare.
A mio avviso questa forma di sciatteria nel fare un videocorso che viene venduto a caro prezzo (parliamo di migliaia di euro) è, non solo una mancanza di professionalità ma, soprattutto, mancanza di rispetto nei confronti degli acquirenti.

Corso gratis ma…
Non tutti i corsi online sono a pagamento. C’è anche chi offre corsi gratuiti o, almeno, che sembrano gratuiti. È questo il caso di un corso che promette di: “iniziare a guadagnare online seriamente in 3 giorni, senza trucchi bizzarri né segreti deliranti”.
Anche in questo caso stiamo parlando di un videocorso che, sebbene sia fatto meglio del precedente con tanto di montaggio e spiegazione dei vari passaggi senza errori, ha una durata di meno di 3 ore con la lezione più lunga che dura 49” e la più corta 1”59. Già da questo punto si dovrebbe iniziare a pensare che il segreto della ricchezza racchiuso in così poco tempo di video sia una cosa su cui storcere il naso.
Ma proseguiamo analizzando il corso in alcuni punti salienti: dopo un introduzione nella quale il relatore parla di persone che si accontentano e persone che invece vogliono di più, inizia a parlare del corso e del suo Kit (che molto magnanimamente mette a disposizione gratuita), che anche un piccolo business può portare a grandi guadagni, che non serve essere esperti per parlare di un argomento ma basta condividere i contenuti che parlano di quell’ argomento, perché per creare un business online basta essere considerati esperti in quella cosa e non esserlo effettivamente (al massimo basta essere informati), e così via fino a parlare della necessità di creare un sito web e Lead generation1.  
Seguono poi vari video che parlano di modelli di business e di come scegliere una “nicchia” di mercato per arrivare ad un video di soli 4 minuti e 13” dove ripete la necessità di creare un sito web.  Segue, finalmente, il video con il vero scopo del corso: la creazione di un sito web che porta a “lauti guadagni”!
A questo punto l’autore invita a creare un sito web e consiglia di utilizzare Wordpress2 e, dato che ci siamo, meglio che utilizziamo l’hosting che consiglia lui attraverso il semplice click sul link che ci propone. Si perché lo starter kit che ha messo a disposizione gratis è un modello Wordpress che, assicura, è ottimizzato per questo scopo quindi è da utilizzare. Ovviamente niente impedisce di utilizzare altri CMS ma non saranno funzionali come il suo sito. C’è però un problema se si vuole usare il suo modello super testato: per utilizzarlo c’è bisogno di utilizzare un plug-in3 di wordpress (a pagamento chiaramente) e, per semplificare le cose, ecco bello e pronto il link da cliccare per acquistare il plug-in.
Così il nostro munifico autore ha già guadagnato la commissione sulle vendite che vengono fatte tramite il suo corso (come la barzelletta del carabiniere che vede l’uomo che mangia i semi delle mele).
Proseguendo con il corso troviamo un video che spiega, in maniera semplificata e superficiale, la creazione e la gestione SEO4 del sito.  Il video è tanto essenziale che, se non si seguono pedissequamente le sue istruzioni e/o non si conosce Wordpress, si rischia di fare danni. Anche per quanto riguarda la personalizzazione non offre molte spiegazioni particolareggiate ma, d'altronde, il suo scopo è stato ormai raggiunto, tutto il resto è di contorno, tanto che ci si chiede per quale motivo abbia voluto far installare il plug-in “Elementor” dato che quello che chiede di fare si può fare benissimo anche senza…
Per quanto riguarda la parte SEO, sempre tramite un plug-in (questa volta gratuito) la spiegazione è a livelli talmente elementari che non parla nemmeno di Microdata, Sitemap, Robots.txt, Heading Order, Slug SEO valido e molto altro. Insomma un corso molto approssimativo tanto che la creazione del banner cookie e del contenuto da mettere non è aggiornato alle ultime normative rischiando così di prendere multe salate.
Alla fine si scopre che tutto il presunto guadagno astronomico che si può fare, sì basa sul fatto di creare un sito web nel quale mettere le “pubblicità” di prodotti e servizi di aziende (come Amazon, Udemy, ecc.) in modo che, quando un utente faccia un acquisto tramite il sito, noi ne ricaviamo una percentuale. Peccato che per poter sperare di aver ricavi tramite questo metodo ci sia la necessità di un volume di visite mensile notevole e non certo le poche centinaia che un sito fatto (male) tramite il suo kit può avere.


Impariamo a programmare?
Infine l’ultimo esempio che voglio analizzare è una vera chicca: direttamente da uno dei siti di corsi online più blasonati ed il cui titolo è già di per sé un programma (scusare il giro di parole): “Programmazione - Il MEGA Corso Completo”. 
Ed a guardare i più di 40 capitoli (ognuno con vari video all’interno) il corso sembra veramente dare quello che promette sennonché si scopre che i video toccano in maniera superficiale il tema della programmazione o i vari linguaggi: per fare un esempio la programmazione in Java occupa in totale 2 ore e 21 minuti di video, mentre Python5 viene trattato sono come Ethical Hacking6 e, in 57 minuti, vengono proposti solamente dei listati senza insegnare la programmazione in questo fantastico linguaggio!
Una parte da leone la fanno i capitoli dedicati all’ HTML e al CSS che sono addirittura considerati “hard Skill” anche se, parlando con un programmatore, dirà certamente che non possono essere considerati linguaggi di programmazione ma piuttosto linguaggi di formattazione.
Infine da notare che, come sempre, non poteva mancare un capitolo (molto più corposo di quello su HTML e CSS) dedicato a Wordpress e, a questo punto, mi piacerebbe sapere che c’entra Wordpress con la programmazione!
Certo non mancano capitoli dedicati ad Ajax, Jquery e Java script o ai database ma tutto trattato senza approfondire molto i concetti. D'altronde un corso di programmazione serio richiede molto tempo e, questo, per imparare solamente un singolo linguaggio.


Non tutti sono così
Per fortuna non tutti i corsi online sono delle truffe, anzi ho avuto modo di vedere corsi su Media Marketing o sulla programmazione (ma dedicati ad un solo specifico linguaggio) molto esaustivi e completi.
Come distinguere i corsi seri da quelli meno allora?
Qua la cosa è più complicata rispetto alle classiche truffe in quanto, la maggior parte delle volte, ci si accorge di aver buttato via i soldi solo dopo averlo fatto.
Rimangono da tenere a mente alcuni avvertimenti dati dal buon senso:
1. Se una cosa è troppo bella per essere vera allora forse non lo è! A tutti piace fare i soldi facili ma, a parte casi particolari, per aver successo in qualsiasi attività è richiesto molto impegno, dedizione, sacrificio e, soprattutto, tempo: un ingegnere informatico o un programmatore studiano anni per arrivare ad avere le competenze necessarie a padroneggiare un settore.
2. Se possibile sentire il consiglio di qualche amico o persona esperta che conosca la materia o sa di cosa si parla. Non è sempre vero che un profilo virtuale corrisponda alla realtà e solo perché chi ci propone un corso è “famoso” online con vari profili social e skills di rilievo, non è detto che queste competenze siano vere. Creare un profilo e più facile che rubare le caramelle ad un bambino!
3. I buoni vecchi libri! Prima di seguire un corso online sarebbe meglio consultare un libro cartaceo (o e-book) sull’argomento per poter valutare quello che ci viene proposto.

A questo punto mi vien voglia di mettermi a fare un corso… Ma realmente gratis perché “la conoscenza deve sempre essere condivisa con tutti” e non tutti hanno i mezzi per poter comperare la conoscenza!



1La lead generation è il processo che consiste nell'attrarre l'interesse di potenziali clienti, per trasformarlo in transazioni di vendita.
2 WordPress è una piattaforma software per la creazione di "blog" e Content Management System (CMS) open source basato sul linguaggio di script PHP e database MySql,  che consente la creazione e distribuzione di un sito Internet facilmente aggiornabile.
3 I plug-in sono componenti di un software che aggiungono delle funzionalità a un programma esistente.
4 SEO è l'acronimo inglese della parola Search Engine Optimization, che tradotto significa ottimizzazione per i motori di ricerca. É una disciplina informatica che ha l'obiettivo incrementare la visibilità e il posizionamento di un sito web all'interno dei risultati organici dei motori di ricerca
5 Python è uno dei linguaggi di programmazione più usati al mondo. Grazie alla sua sintassi asciutta e potente, ed al supporto multipiattaforma, è utilizzato per moltissime tipologie di applicazioni, dal networking, al web, fino al machine learning
6 L'Ethical Hacker si occupa di testare la sicurezza dei sistemi informatici aziendali mediante simulazione e prevenzione di possibili attacchi informatici.

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