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State of the Internet 2014 analisi del Photo Sharing

by Filippo Brunelli

Questo mese l'analista Mary Meeker della società Kleiner Perkinsha rilasciato la sua tanto attesa presentazione sullo stato di internet (per chi sia interessato a consultarla il sito:http://www.kpcb.com/internet-trends) . Della presentazione, molto articolata, analizzeremo in questo articolo, solamente di alcune parti.
Il 25% del traffico web è ormai generato dai dispositivi mobili, trainato principalmente dai
video e dalle foto segno, a detta della Meeker, che i device mobili sono protagonisti di una 're-immaginazione' del web, per creare e condividere una gamma ampia e differenziata di informazioni; cresce, infatti, a ritmo sostenuto, la diffusione degli smartphone (+20% slide 4) soprattutto in mercati quali la Cina, l'India, il Brasile, anche se i dispositivi intelligenti rappresentano ancora solo il 30% dei 5,2 miliardi di device; i tablet hanno registrato una crescita del 52%, contribuendo all'aumento dell'81% del traffico generato dalle piattaforme mobili.
Un altro fatto è che la diffusione di internet sia diminuita del 10% rispetto all'anno precedente e stia crescendo, però, in mercati scarsamente redditizi come l'India, l'Indonesia, la Nigeria (slide 4 ).
Tra i trend più in crescita c'è quello della condivisione delle immagini: ogni giorno vengono scambiati dai device mobili 1,8 miliardi di foto.
Tra i sistemi operativi più usati dai device vediamo che, tra il 2005 ed il 2013 c'è stata la sparizione di Symbian e l'affermarsi (in maniera dirompente) di Android; mentre IOS rimane stabile (slide10).
Tra le applicazioni di messaging (slide 36) rimane al primo posto WhatsApp (ormai sul mercato da 4 anni), seguito da Tencent. Chiudono la classifica rispettivamente Snapchat e Viber.
Su questo punto è da notare che i dati si riferiscono al 2013, cioè prima che Facebook comperasse WhatsApp, bisognerà vedere l'anno prossimo quali saranno le ripercussioni sull'utilizzo dell'app.
Proseguendo nell'analisi delle slide (37) notiamo che c'è un evoluzione nell'evoluzione del "messagging": facebook rimane il mezzo preferito per inviare pochi messaggi/notizie ad un largo numero di contatti, mentre i programmi di messaging vengono principalmente usati per inviare messaggi ad un ristretto ( o solamente uno) numero di contatti.
Nella slide 62, in fine, viene mostrata l'evoluzione della comunicazione nello scambio di immagini dove snapchat la fa da padrone, con una formidabile crescita nello scambio di foto singole, seguito 
da WhatsApp.
Le implicazioni nate da questa veloce analisi sono molte ma vorrei soffermarmi, per adesso, alla crescita di snapchat e WhatsApp.
Snapchat permette di inviare immagini che rimangono sul dispositivo ricevente solamente per un limitato periodo di tempo. WhatsApp permette di inviare invece messaggi e foto a un solo contatto oppure ad un ristretto numero di contatti; entrambe le applicazioni, quindi, permettono di usufruire di una certa privaciy rispetto al altre forme di condivisione di contenuti.
Si desume che l'utente internet stia sempre più ricercando una propria privaci e che l'era del grande fratello (non Orweliano in questo caso ma televisivo) stia tramontando.
Rimane, comunque, sempre vero quello che aveva detto a suo tempo Kevin Mitnick detto "Condor" nel suo libro "L'arte dell'inganno": un computer sicuro è un computer spento, quindi bisogna sempre prestare attenzione ai contenuti che si condividono tramite internet.

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