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4/10/2013

Wikipedia e la falsa cultura

by Filippo Brunelli

Nel gennaio 2001, Jimmy Wales (financial trader) e Larry Sanger (dottore in filosofia) creano Wikipedia, un servizio che consentiva a chiunque di creare o editare una voce enciclopedica.
Wikipedia suscitò immediatamente l'entusiasmo dell'utenza, al punto che, dopo un solo anno di vita erano state scritte e corrette 20.000 voci. Inizialmente lo scopo di Wales e Sanger era quello di trovare editori che editassero voci per la loro enciclopedia online (Nupedia) che poi sarebbero state sottoposte al controllo di esperti nei vari settori.
Negli anni a seguire Wikipedia è cresciuta fino a toccare i 51.000 ediotrs nel 2007 ( che andavano dai 7/8 fino agli 80 anni) poi... il declino, tanto che oggi conta solamente 31.000 editors.
Il declino non è tanto nella mancanza di editors o nella scarsità di contenuti, ma quanto la loro qualità.
Vediamo di analizzarne brevemente alcuni esempi: basta fare un giro su wikipedia e ci si accorge che le voci su Pokemon, pornostar o personaggi di gossip sono complete, mentre quelle su autori ( e/o premi nobel), luoghi dell'africa sub-Sahariana ecc, sono molto approssimative.
Per fare un esempio se confrontiamo le voci relative a Fabrizio Corona e a Rudyard Kipling e vediamo che Corona vince per 2546 parole (circa) contro le 1040 di Kipling ( Dalla lista delle parole gli inidici della pagina di Kikipedia di entrambi).
Un'altro problema è quello della "Censura" che viene applicata da alcuni addetti al controllo dei contenuti che censurano i fatti che non condividono o che non hanno modo di controllare "in rete".
Due casi vorrei portare come esempio: il primo di Emanuele Mastrangelo (caporedattore di Storiainrete.com, sito specialistico, e autore di alcuni studi sul fascismo) che nel 2010 venne espulso da wikipedia in quanto "L'utente non gode più della fiducia della comunità". La colpa di Mastrangelo era di aver affermato che in Italia la fine della Seconda guerra mondiale assunse anche il carattere di una "guerra civile".
Un'altro caso è capitato ad un mio amico Rudy de Cadaval (poeta, scrittore e sceneggiatore italiano) che quando inserì la sua biografia su wikipedia in un primo memento venne censurata in quanto gli editori di wikipedia non avevano modo di trovare "in rete" i suoi riconoscimenti ed avevano bollato la pagina come autocelebrativa; invano il sing. De Cadaval ( classe 1933) cercò di mettersi in contatto con i gestori di wikipedia al fine di inviare loro copia dei riconoscimenti che non consideravano reali ( tra i quali l'Onorificenza di Cavaliere per meriti letterari assegnata nel 1989 dal Presidente della Repubblica Italiana Francesco Cossiga).
Anche questa alla fine venne accettata da wikipedia ma il sign. De Cadaval dovette ridimensionare sulla sua pagina la lista dei riconoscimenti e premi ricevuti. Il problema che si presenta con Wikipedia oggi è quindi doppio, da una parte vi è la scarsa qualità della maggior parte dei contenuti e dall'altra la monopolizzazione anche se non visibile di chi, forte di una posizione di controllo, si permette di censurare ciò che non gli aggrada.
Negli ultimi anni sono state, inoltre, molte le voci di intellettuali che si sono alzate contro wikipedia, tanto quando il progetto rischiò di cessare si lessero molti "e chi se ne frega" in rete (Massimiliano Parente: "Io festeggio, non ne potevo più. Mi godo la Treccani", Alberto Di Majo: "La nuova legge sulle intercettazioni potrebbe avere un merito inaspettato: far scomparire Wikipedia." )
Per finire è di questi giorni ( novembre 2013) la notizia che 250 editors di wikipedia sono stati esplulsi perchè scoperti di aver falsificato i contenuti dietro il pagamento di denaro, i cosiddetti "sockpuppet", gli utenti fantoccio, cioè coloro che creano un account aggiuntivo e spinti da un eccesso di autocompiacimento tessono le lodi di se stessi, società, organizzazioni o si divertono a criticare a prescindere.
A questo punto mi chiedo se non sia meglio tornare alla vecchia treccani, magari in versione cartacea che fa anche la sua bella presenza in casa...

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